La decisione della Camera dei rappresentanti della Libia – l’organo legislativo con sede in Cirenaica – di sospendere il premier del Governo di stabilità nazionale (GSN) da essa stessa designato, Fathi Bashagha, è una decisione «sospetta». Lo ha affermato Khaled al Mishri, il capo dell’Alto consiglio di Stato, il «Senato» libico basato a Tripoli che fa da contraltare alla Camera dei rappresentanti della città orientale di Tobruk. Quest’ultima, ha affermato Mishri sul proprio profilo Twitter, continua con le proprie «assurdità politiche», attuando decisioni senza prima consultare l’Alto consiglio di Stato, come avvenuto nella mozione di sfiducia al Governo di unità nazionale (GUN) guidato da Abdelhamid Dabaiba e nella mancata approvazione della legge di bilancio, che ha portato lo Stato libico a «spendere denaro senza supervisione».
«Dopo aver nominato Fathi Bashagha a capo di un nuovo governo e aver approvato il suo esecutivo in modo non trasparente, ha ora deciso di sospenderlo in modo sospetto, per non dire altro», si legge nel tweet di Al Mishri, il quale ha invitato la Camera dei rappresentanti a tener conto dell’interesse supremo dello Stato, in accordo con l’Alto consiglio, nell’elaborazione di una tabella di marcia chiara che possa portare la Libia verso elezioni sotto la guida un governo unificato di ridotte dimensioni, al fine ultimo di porre fine al periodo di transizione.
(Agenzie)