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Alta tensione in Medioriente: 100 razzi da Gaza sulle città israeliane dopo i raid contro la Jihad islamica

(Roma, 10.05.2023). I lanci partiti dopo che gli israeliani hanno ucciso tre leader del gruppo militante e almeno 10 civili nella Striscia. Presa di mira anche Tel Aviv. Hamas: « Risposta coordinata anche con noi »

Torna a salire la tensione in Medio Oriente: le autorità israeliane confermano che militanti palestinesi a Gaza hanno lanciato razzi sia verso il Sud di Israele che verso le città del centro del Paese: le sirene anti missile sono entrate in funzione a Tel Aviv, Ramat Gan, Givatayim, Holon e Rishon Le Tzion. Nel giro di un’ora sono stati sparati oltre 100 verso il territorio israeliano, secondo la televisione pubblica israeliana Kan. Non ci sono notizie di vittime.

Una risposta che arriva dopo l’uccisione di tre leader della jihad islamica nella Striscia e di almeno 10 civili da parte dell’esercito israeliano, martedì. Mercoledì mattina, gli israeliani hanno colpito di nuovo nella Striscia, uccidendo almeno un palestinese, e i raid dell’esercito israeliano contro le postazioni di lancio della Jihad islamica continuano.

L’esercito ha ordinato ai residenti del Sud di Israele di rimanere vicino ai rifugi antiaerei e le scuole sono state chiuse per il secondo giorno come precauzione. Anche a Tel Aviv il Comune ha chiesto che tutti i genitori andassero a recuperare i propri figli a scuola.

Le tensioni sono cominciate già la scorsa settimana quando la Jihad islamica, in risposta alla morte di uno dei suoi membri a causa dello sciopero della fame mentre era in custodia israeliana, ha lanciato alcuni razzi sul Sud di Israele.

Il governo Netanyahu, che pure ha promesso di decapitare l’intera leadership delle fazioni armate che governano la Striscia se attaccheranno Israele, ha cercato di evitare il coinvolgimento di Hamas in questa nuova ondata di scontri, ma il gruppo ha fatto sapere di essere coinvolto nel lancio di missili. « Il fuoco di fila fa parte della risposta al crimine di ieri », ha affermato il portavoce del Movimento islamico, Abdellatif al-Kanou, sottolineando che i razzi sono lanciati in coordinamento tra tutte le fazioni palestinesi della Striscia.

Le due formazioni hanno già combattuto diverse guerre contro Israele da quando il gruppo islamico, che si oppone all’esistenza di Israele, ha preso il controllo di Gaza nel 2007.

La tensione è alta anche in Cisgiordania, dove da oltre un anno Israele conduce raid militari quasi giornalieri per arrestare sospetti militanti palestinesi, tra cui molti della Jihad islamica. La città di Jenin, nel nord della Cisgiordania, e i suoi dintorni sono stati l’obiettivo frequente dei raid in quanto centro dell’attività militante palestinese.

Almeno 107 palestinesi, circa la metà dei quali militanti, sono stati uccisi dal fuoco israeliano nella Cisgiordania occupata dall’inizio del 2023, secondo un conteggio dell’Associated Press. Almeno 20 persone sono state uccise in attacchi palestinesi contro israeliani.

(La Repubblica)

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