Caccia russo bombarda per errore Belgorod e lascia un cratere di 20 metri

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(Roma, 21.04.2023). Un aereo da guerra russo ha sganciato per errore una bomba sulla città di Belgorod, lasciando un cratere di 40 metri di diametro e danneggiando edifici. Kiev: « Cane russo si morde la coda »

Un caccia russo ha accidentalmente sganciato una bomba su Belgorod, città di circa 400mila abitanti situata sul territorio della Russia, distante 40 km dal confine con l’Ucraina. Il ministero della Difesa di Mosca ha confermato l’accaduto, mentre le autorità regionali stanno facendo la conta dei danni. Il bilancio provvisorio parla di tre feriti, di numerosi edifici danneggiati e della creazione di un cratere largo 20 metri, nel centro cittadino.

L’errore di Mosca

Secondo la ricostruzione ufficiale, un cacciabombardiere bimotore Su-34 controllato da Mosca stava sorvolando Belgorod quando, a causa dell’attivazione dell' »espulsione di emergenza di un ordigno », il velivolo si è reso involontariamente protagonista di uno strike sulla città russa. L’incidente è avvenuto lo scorso giovedì, 20 aprile, poco dopo passate le 22 ora di Mosca.

Le autorità russe hanno aperto un’indagine per fare chiarezza sull’accaduto. « Intorno alle 22:15 ora di Mosca del 20 aprile, quando un aereo Su-34 delle Forze aerospaziali russe stava effettuando un volo sopra la città di Belgorod, si è verificato un rilascio di emergenza di un ordigno aereo », ha comunicato il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.

Cosa è accaduto a Belgorod

La bomba è caduta nei pressi dell’incrocio di una delle strade centrali di Belgorod. La deflagrazione non ha provocato vittime ma creato non pochi danni fisici alle infrastrutture e alle strutture vicine all’esplosione. Un’auto ribaltata è atterrata sul tetto di un negozio, ha fatto sapere Ria Novosti. Il sindaco della città, Valentin Demidov, ha scritto su Telegram che diversi condomini sono stati danneggiati.

« Nella notte a Belgorod, il cane si è morso la coda: perseguendo la distruzione dell’Ucraina, la Russia potrebbe autodistruggersi », ha scritto su Twitter il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak. « Non si può consentire che le forze unite di ucraini e alleati, con tecnologie avanzate e standard Nato, perdano contro l’inutile esercito sovietico corrotto », ha aggiunto l’alto funzionario di Kiev.

Una vicenda sospetta

I media russi non hanno specificato che tipo di ordigno è caduto su Belgorod. Certo è che, come hanno notato alcuni analisti, l’intera vicenda risulta piuttosto strana. Peter Layton, visitng fellow presso il Griffith Asia Institute ed ex ufficiale della Royal Australian Air Force, ha dichiarato alla Cnn che un pilota può scaricare bombe in volo quando il suo aereo perde potenza o, nel caso di un Su-34, quando uno dei due motori perde potenza.

Layton ha usato un aggettivo per descrivere l’episodio: strano, appunto. Intanto perché gli ordigni sono esplosi mentre, in caso di emergenza, ci si aspetterebbe che gli stessi ordigni siano rilasciati in modalità sicura, in modo tale da scongiurare una deflagrazione. Che può comunque avvenire nel caso in cui la limatura esplosiva della bomba non sia molto sensibile all’urto. Come se non bastasse, ha proseguito l’esperto, un pilota normalmente rilascerebbe in volo una bomba in aree disabitate. A Belgorod l’ordigno è caduto nel pieno centro della città e non in campagna o in una zona periferica.

Infine, in caso di guasto o problema, ci si aspetterebbe che un areo da guerra scarichi tutti gli ordigni e non soltanto uno. È però sempre possibile che ciò sia accaduto e che sia esplosa soltanto una bomba. Ricordiamo che, nel corso dell’ultimo anno, Belgorod è stata teatro di numerose esplosioni e bombardamenti, tra misteriosi blitz e incidenti.

Di Federico Giuliani. (Il Giornale)