Siria: sale a 19 morti bilancio attacchi Usa contro filo-Iran

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E’ salito a 19 il bilancio delle vittime degli attacchi di statunitensi contro gruppi legati all’Iran in Siria a seguito di un micidiale attacco di droni attribuito a Teheran.

Lo fa sapere l’Osservatorio siriano per i diritti umani, mentre Washington ribadisce di non cercare un conflitto con l’Iran.

Washington ha effettuato i primi attacchi dopo che il Pentagono ha dichiarato che un contractor statunitense è stato ucciso, e un altro è rimasto ferito insieme a 5 militari, da un drone « di origine iraniana » che giovedì ha colpito una base della coalizione guidata dagli Stati Uniti vicino ad Hasakeh, nel nord-est della Siria.

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha affermato che, su indicazione del presidente Joe Biden, aveva ordinato « attacchi aerei di precisione… nella Siria orientale contro strutture utilizzate da gruppi affiliati al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche iraniane ».

Oggi, l’Osservatorio con sede in Gran Bretagna, che dispone di un’ampia rete di fonti sul campo, ha affermato che 19 persone sono state uccise nella prima ondata di attacchi statunitensi di venerdì: tre soldati del regime siriano e 16 membri delle forze sostenute dall’Iran, tra cui 11 civili siriani.

Ore dopo quegli attacchi, 10 razzi sono stati lanciati contro le forze americane e della coalizione nella base del Green Village nel nord-est della Siria, ha detto il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom). Non ci sono stati feriti o danni alle strutture della base, ma un razzo ha colpito una casa a circa cinque chilometri di distanza, provocando lievi ferite a due donne e due bambini, ha aggiunto Centcom. Le milizie sostenute dall’Iran più tardi venerdì hanno preso di mira una base nel giacimento di gas Conoco, provocando attacchi di rappresaglia da parte di aerei da guerra della coalizione su obiettivi nella città di Deir Ezzor e nei dintorni, in cui si trovano anche diversi giacimenti petroliferi, « causando danni materiali ».

(ANSA)