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Francia: Bruno Le Maire, «contiamo sui Repubblicani per approvare la riforma delle pensioni»

Sempre più in calo la popolarità del presidente francese Emmanuel Macron: ora è scesa al 28 per cento come nel periodo delle proteste dei gilet gialli del 2019

L’auspicio del governo francese è che i Repubblicani appoggino la riforma delle pensioni. È quanto espresso dal ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire in un’intervista a “Le Parisien” in vista del voto atteso domani all’Assemblea nazionale, camera bassa del Parlamento, che sarà decisivo per il futuro del governo. Per favorire l’adozione della riforma delle pensioni, il governo la scorsa settimana ha invocato l’articolo 49.3 della Costituzione, uno strumento che fa cadere tutti gli emendamenti a un disegno di legge in fase di dibattito accelerando la procedura di approvazione: tuttavia, l’articolo 49.3 può essere fermato solo da una mozione di sfiducia. E contro la riforma delle pensioni ne sono arrivate ben due: una del Rassemblement National e una seconda che riunisce i parlamentari di diversi partiti presentata dal deputato di Libertà, Indipendenti, Oltre Mare e Territori (Liot), Charles de Courson. Le Maire, tuttavia, nell’intervista “Le Parisien” ostenta sicurezza: “Non ci sarà una maggioranza tale da far cadere il governo”, ha detto il ministro, secondo cui “l’articolo 49.3 è uno strumento democratico, sancito dalla nostra Costituzione”. Le Maire ha ribadito la necessità di riformare il sistema pensionistico: “Dobbiamo consentire gradualmente, per chi può, di lavorare di più” per finanziare “il nostro modello sociale che è tra i più generosi al mondo”.

“Noi non giochiamo testa o croce per una riforma così decisiva per la nostra nazione”, ha aggiunto Le Maire. Come il presidente del Consiglio, Elizabeth Borne, e tanti altri esponenti della maggioranza e del governo, Le Maire si è rammaricato per il fatto che alcuni deputati dei Repubblicani abbiano minacciato di astenersi o di votare contro la riforma, nonostante l’accordo raggiunto al Senato, così come l’appoggio dato al testo dal presidente del partito Éric Ciotti e dal capogruppo repubblicano all’Assemblea nazionale, Olivier Marleix. “Tutti sanno che logicamente contavamo sui voti del gruppo dei Repubblicani”, ha affermato Le Maire, ricordando che loro sono stati “eletti sulla base di un programma che prevede di posticipare l’età pensionabile legale a 65 anni: la metà di loro ci ha deluso, per ragioni incomprensibili”. Secondo Le Maire, che dei Repubblicani è stato un iscritto e candidato alle primarie nel 2016, alcuni esponenti del partito hanno “perso l’orientamento”. “Speriamo che i Repubblicani tornano in sé”, ha affermato il ministro francese.

Il calo della popolarità di Macron

Intanto l’indice di gradimento del presidente francese Emmanuel Macron è sceso al 28 per cento, livelli bassi come nel periodo delle proteste dei gilet gialli del 2019. Secondo un sondaggio condotto dall’istituto Ifop per conto della rivista francese “Le Journal du Dimanche”, il netto calo di consensi segue proprio la decisione di invocare l’articolo 49.3 della Costituzione francese per favorire l’approvazione della riforma delle pensioni velocizzando il dibattito parlamentare. Il sondaggio è stato condotto online tra 1.928 cittadini francesi adulti dal 9 al 16 marzo di diverse fasce della popolazione. Il margine di errore si attesta fra l’1 e il 2,3 per cento.

(Nova News)

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