«Questa è storicamente terra russa»
La Siria riconosce i nuovi confini della Russia, a seguito dei referendum nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia e nelle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk sull’adesione alla Federazione russa: lo ha dichiarato il presidente siriano Bashar Assad in un’intervista a Ria Novosti.
“Certo. Sto dicendo che questi sono territori russi. E anche se la guerra non fosse avvenuta, questa è storicamente terra russa”, ha detto Assad quando gli è stato chiesto se Damasco riconosce i nuovi confini della Russia.
Il presidente siriano Bashar al Assad ha dichiarato quindi che la presenza militare della Russia in Siria non dovrebbe essere temporanea o essere correlata solo alla lotta al terrorismo.
“Per quanto riguarda l’aspetto politico, la questione delle basi militari non dovrebbe essere collegata a quella della lotta al terrorismo. La lotta al terrorismo è il tema di oggi, ma è temporaneo. La presenza militare russa in qualsiasi Paese non dovrebbe basarsi su qualcosa di temporaneo. Stiamo parlando di equilibrio internazionale e la presenza della Russia in Siria ha un significato legato all’equilibrio di potere nel mondo in quanto paese situato sul Mar Mediterraneo”, ha affermato il presidente.
“Le superpotenze oggi non possono difendersi o svolgere il loro ruolo rimanendo all’interno dei propri confini”, ha detto Assad, aggiungendo che “devono andare oltre attraverso alleati regionali in tutto il mondo o attraverso basi”.