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Siria: Banca mondiale, il terremoto ha provocato danni da 5,1 miliardi di dollari

Il duplice sisma che, il 6 febbraio scorso, ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale ha causato danni diretti da 5,1 miliardi di dollari nelle sole regioni siriane. Ad affermarlo è stata la Banca mondiale, precisando che si tratta di una stima preliminare, la quale potrebbe oscillare tra 2,7 e7,9 miliardi di dollari e che non include “perdite più ampie” per l’economia siriana, come l’interruzione della produzione o dell’attività economica, la perdita di reddito, il costo per alloggi temporanei e i costi di demolizione. In un comunicato diffuso sul proprio sito, l’istituzione specifica che il valore degli edifici e delle infrastrutture danneggiati e distrutti equivale a circa il 10 per cento del prodotto interno lordo della Siria.

I danni diffusi hanno colpito quattro governatorati nel nord del Paese, dove risiedono circa 10 milioni di abitanti. Gli edifici danneggiati includono anche siti del patrimonio culturale in aree storiche. Aleppo, con una popolazione di 4,2 milioni di abitanti, è stato il governatorato più gravemente colpito, con il 45 per cento dei danni stimati, da un valore pari a 2,3 miliardi di dollari. A seguire vi sono Idlib e Latakia. Il successivo terremoto del 20 febbraio ha causato ulteriori danni alle regioni di confine di Latakia, Idlib, Hama e Aleppo, con Idlib e Latakia tra le regioni più colpite. « Queste perdite si sommano ad anni di distruzione, sofferenza e difficoltà che il popolo siriano ha sopportato negli ultimi anni », ha affermato Jean-Christophe Carret, direttore della Banca mondiale per il dipartimento del Medio Oriente, aggiungendo: “Il disastro causerà un calo dell’attività economica che peserà ulteriormente sulle prospettive di crescita della Siria ».

(Agenzia Nova)

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