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L’UE sul mercato del gas con una voce sola

(Roma, 03.03.2023). 22 Stati aderiscono agli acquisti congiunti. Il primo caso di unione della domanda per oltre 20 miliardi di metri cubi. Bruxelles mira a fornire metano a prezzi accessibili anche a Ucraina, Serbia e Moldavia

Unire la domanda per battere la speculazione. Prosegue il lavoro dell’Unione europea per gli acquisti congiunti di gas mirati a scongiurare i rischi per l’approvvigionamento energetico nel bel mezzo della guerra in Ucraina. La Commissione europea ha annunciato che 22 Paesi membri hanno aderito alla proposta di acquisto congiunto lanciata da Bruxelles nei mesi scorsi. L’idea è quella di replicare quanto fatto con le dosi di vaccino anti-Covid: presentarsi ai mercati con una voce sola per ottenere condizioni migliori dai fornitori.

La Commissione ha precisato che per il momento la domanda aggregata corrisponde a oltre 17 miliardi di metri cubi di gas chiesti dagli Stati membri per i prossimi tre anni. A questo ammontare vanno aggiunti i quasi 4 miliardi di metri cubi di gas chiesti da Moldavia, Ucraina e Serbia. La scelta dell’Ue di aiutare, oltre al Paese direttamente attaccato dalla Russia, i due Stati oggetto di maggiori pressioni da parte di Mosca risponde alla volontà espressa dai governi europei di non lasciare sole le comunità più esposte all’influenza russa. Alla domanda aggregata totale, per ora intorno ai 21 miliardi di metri cubi, manca ancora quella degli ultimi cinque Stati membri che non hanno ancora chiarito alla Commissione quanto gas intendono acquistare col nuovo meccanismo congiunto.

« Alla fine di questo mese, il fornitore di servizi selezionato dalla Commissione a gennaio, la società Prisma, ci aiuterà ad attuare l’aggregazione della domanda come primo passo verso l’acquisto congiunto », ha annunciato ieri il vicepresidente della Commissione, Maros Sefcovic, al termine della seconda riunione del comitato direttivo della Piattaforma energetica Ue, l’ente creato ad hoc per coordinare la domanda aggregata.

« Si prevede che il mercato globale del gas naturale liquefatto rimarrà volatile a causa della disponibilità di volumi limitati di nuovo Gnl, del potenziale rimbalzo dell’economia cinese e della drastica riduzione delle importazioni dal gasdotto russo in Europa », ha avvertito Sefcovic in una conferenza stampa. « Pertanto, ritengo che dovremmo sfruttare appieno la piattaforma dell’energia dell’Ue per l’acquisto congiunto di gas, non solo per proteggerci dalle carenze, ma anche per affrontare i prezzi elevati dell’energia », ha aggiunto il commissario Ue. « Come sapete, il prezzo del gas nell’Ue resta gonfiato, è quasi sette volte superiore a quello degli Stati Uniti. Ciò si ripercuote naturalmente sulla competitività dell’Europa e sul costo della vita dei nostri cittadini », ha ricordato.

« Il livello di riempimento delle riserve di gas al momento ammonta a oltre il 60% » della capacità di stoccaggio nell’Ue « dunque quasi il doppio di quanto ne abbiamo normalmente in questo periodo dell’anno », ha sottolineato il vicepresidente della Commissione. Tuttavia, ha concluso, « il mio appello, sia agli Stati membri che all’industria, è che dobbiamo assolutamente restare vigili perché stiamo vivendo un periodo difficile segnato dalla guerra in Ucraina e da un mercato nel quale ogni imprevisto sulle infrastrutture di fornitura potrebbe creare problemi enormi ».

Di Tommaso Lecca. (Europa Today)

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