Mali: la Giunta caccia il responsabile Diritti Umani di MINUSMA

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La Giunta militare caccia il responsabile Diritti Umani di MINUSMA dal Mali. Secondo Bamako sarebbe responsabile di “azioni destabilizzanti e sovversive”

La Giunta militare del Mali espellerà Guillaume Ngefa Atonodok Andali, a capo della sezione Diritti Umani della missione Onu MINUSMA, dal Paese africano. Andali ha 48 ore dalla formalizzazione dello status di “persona non grata” per partire. La decisione è stata annunciata dal portavoce governativo, il colonnello Abdoulaye Maiga, il quale ha accusato il funzionario di “azioni destabilizzanti e sovversive” contro Bamako. In realtà, invece, il provvedimento è legato al briefing del 27 gennaio presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dove sono state espresse forti critiche nei confronti della Nazione del Sahel. Inoltre, ci sono state denunce sulla situazione securitaria e sulle ripetute e sistematiche violazioni dei diritti umani da parte del gruppo Wagner, i mercenari russi alleati di Bamako. Il 31 gennaio gli esperti ONU hanno chiesto l’avvio di un’indagine indipendente su possibili crimini di guerra e contro l’umanità, commessi sia dalle forze maliane sia dai contractor.

Il provvedimento è l’ultimo atto di una guerra sotterranea per cacciare l’ONU dal Paese africano, a vantaggio della Wagner

L’espulsione di Guillaume Ngefa Atonodok Andali dal Mali è solo l’ultimo atto di una guerra sotterranea in corso tra Bamako e l’ONU, che passa per la missione MINUSMA. La Giunta, sfruttando varie tipologie di accuse e crescenti limitazioni all’operatività dei peacekeeper. Ad agosto 2022 è stato espulso il portavoce della forza, Olivier Salgado, e sono state bloccate le rotazioni dei contingenti internazionali. Inoltre, è stato vietato ai caschi blu di rispondere a eventuali attacchi armati e di investigare sulle presunte violazioni dei diritti umani, precludendo loro il trasferimento nelle aree coinvolte. L’obiettivo dei militari maliani, infatti, è obbligare MINUSMA a chiudere la missione e a lasciare Paese africano. Ciò, in quanto la Giunta e i partner del gruppo Wagner vogliono mano libera per perseguire i propri interessi, senza intrusioni scomode.

(Difesa & Sicurezza)