Israele, sale a dieci il bilancio dei morti di Jenin. Hamas: presto la nostra risposta, pagherete

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L’Autorità palestinese decide di sospendere il coordinamento per la sicurezza con il governo di occupazione. Il segretario di Stato Usa Blinken annuncia una visita e l’incontro con Netanyahu e Abu Mazen

Èsalito a dieci il bilancio dei palestinesi uccisi in Cisgiordania negli scontri con l’esercito israeliano. L’ultima vittima, dopo le nove di Jenin, è un 22enne palestinese, ucciso nel villaggio di a-Ram, vicino Ramallah. Lo riferiscono fonti palestinesi citate dalla Wafa.

Subito si è levata la forte protesta di Hamas, che ha minacciato: “Israele pagherà il prezzo per il massacro di Jenin” ha detto Saleh al-Arouri, numero due di Hamas, secondo quanto riporta Times of Israel. “La nostra resistenza non si spezzerà e la risposta arriverà presto” ha avvertito al-Arouri. Lo stesso giornale riporta che l’obiettivo del raid era una cellula della Jihad islamica palestinese. Secondo il governo israeliano, stava pianificando attacchi terroristici.

In seguito ai gravi scontri, intanto, il premier israeliano Benjamin Netanyahu, elogiando le forze di sicurezza del Paese, ha avviato consultazioni con i responsabili alla sicurezza; fra questi, il capo di Stato maggiore generale Herzi Halevi, il capo dello Shin Bet (la sicurezza interna) Ronen Bar, il ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ed il capo della polizia Yaakov Shabtai. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio del primo ministro. Netanyahu, rivolgendosi ai componenti del governo, ha sottolineato che “non ci sono città in cui i terroristi possono rifugiarsi”.

Le contromisure del capo del governo israeliano sono state prese nel timore di eventuali, imminenti ritorsioni in risposta all’azione dell’esercito di Tel Aviv. Un’emittente televisiva nazionalista, Canale14, nel frattempo, riferiva che Israele aveva elevato lo stato di allerta a ridosso della striscia di Gaza, nel timore di lanci di razzi palestinesi.

L’Autorità Palestinese ha invece annunciato l’interruzione del coordinamento per la sicurezza con Israele in seguito alla strage di oggi. Il vice primo ministro, Nabil Abu Rudeineh, ha dichiarato che “il coordinamento per la sicurezza con il governo di occupazione non esiste più da ora”. L’obiettivo di tale coordinamento, la cui rottura era già stata minacciata in altre precedenti occasioni, è quello di contenere le azioni dei gruppi terroristici. Per i morti palestinesi di oggi, l’Autorità guidata da Abu Mazen potrebbe presentare denunce agli organismi internazionali.

In seguito, è arrivata la conferma dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, di una sua visita in Israele, Cisgiordania ed Egitto dal 29 al 31 gennaio. Blinken solleciterà la fine delle violenze, ha annunciato il Dipartimento di Stato. Il segretario di Stato Usa incontrerà il primo ministro israeliano e il leader palestinese.

(Rai News)