(Roma, Parigi, 20.01.2023). L’offensiva russa potrebbe quindi iniziare anche tra poche settimane. E già si parla di un attacco simultaneo su tre fronti
«Gli obiettivi strategici dei russi non sono cambiati e dunque è probabile che in primavera monteranno una nuova offensiva: questo è ciò a cui si devono preparare gli ucraini e anche gli alleati, studiando quali sono le necessità più probabili di Kiev e come si può sostenere il Paese». Lo ha detto il presidente del Comitato militare della Nato, l’ammiraglio Rob Bauer, al termine del vertice dei capi dello Stato Maggiore. Anche il presidente della Polonia Andrzej Duda ha detto di temere «una nuova offensiva russa» e per questo, intervenendo al World Economic Forum di Davos, ha sottolineato la necessità di inviare «più armi all’Ucraina». Il timore, ha detto Duda, «è che i russi stiano preparando una nuova offensiva, quindi è fondamentale inviare ulteriore supporto all’Ucraina, in particolare carri armati e missili moderni».
Putin, il piano segreto
L’offensiva russa potrebbe quindi iniziare anche tra poche settimane. E già si parla di un attacco simultaneo su tre fronti. Rustem Umerov, un membro del team che sta negoziando con la Russia, ha detto che il Cremlino sta preparando la nuova avanzata. L’assalto potrebbe venire da nord, oltre il confine bielorusso, dagli insediamenti di Mosca nell’est dell’Ucraina e dalla Crimea assieme alle città di Melitopol e Zaporizhzhia. «I russi attaccheranno dal Mar Nero, dalla Bielorussia e dalle regioni di Luhansk e Donetsk», ha detto Umerov. Il colonnello Oleh Zhdanov, ex membro dello staff della direzione operativa dello stato maggiore delle forze armate ucraine, ha detto su The Daily Beast che «la Russia sta concentrando molte forze nella regione di Zaporizhzhia. Sembra che stiano pianificando un attacco a tenaglia da Kharkiv a est e Zaporizhzhia a sud. Inoltre l’esercito russo sta spostando 12.000 uomini in Bielorussia e si sta rafforzando nelle regioni di Luhansk e Donetsk».
Le mosse di Kiev
Una parte dell’Alleanza atlantica ormai crede che la guerra vada conclusa nel 2023 perché altrimenti i costi, finanziari e politici, potrebbero sfuggire di mano. E dunque Kiev deve poter avanzare sul terreno, magari forzare quei negoziati che Mosca, di fatto, non vuole. Il New York Times ha riferito che Washington – il cui nuovo mega pacchetto di aiuti militari avrà un valore complessivo di circa 2,5 miliardi di dollari – sta valutando di consentire all’Ucraina di utilizzare le armi fornite dagli Stati Uniti contro gli obiettivi russi in Crimea, proprio per accelerare la fine del conflitto.