Guido Crosetto: diffidiamo Russia e diplomatici su fake news sulle mine

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(Roma, 09.01.2023). «Diffidiamo la Russia e i suoi terminali diplomatici dal continuare a propagare notizie false su questo argomento». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in merito alle foto di mine di presunta fabbricazione italiana diffuse sui social dall’ambasciata russa in Italia. Per Corsetto, l’ambasciata russa in Italia, come già il ministero degli Esteri russo, «mente sapendo di mentire. L’ultimo tweet dell’ambasciata russa contiene, in particolare, informazioni volutamente fuorvianti, non veritiere e gravemente denigratorie», aggiunge il Crosetto parlando di «un’allusiva e tendenziosa propaganda contro il nostro Paese».

Secondo Crosetto si tratta di «un’allusiva e tendenziosa propaganda contro il nostro Paese che ha sempre rispettato le norme del diritto internazionale. Sorprende – prosegue – l’utilizzo di fake news e foto non contestualizzate per indurre il lettore a trarre conclusioni completamente false. Le mine riprodotte nel tweet (una antiuomo e due anticarro) ricordano mine di fabbricazione italiana « Valsella/Tecnovar », che non possono essere italiane per una moltitudine di ragioni. Primo fra tutti perché la produzione di mine antiuomo in Italia si è interrotta più di 28 anni fa con una moratoria del governo italiano e la successiva legge 374/1997 che le mise definitivamente al bando a partire dall’adesione del nostro Paese, tra i primi firmatari del trattato di Ottawa contro le mine antiuomo. Inoltre – precisa ancora il ministro della Difesa – mine antiuomo di produzione italiana sono state esportate solo fino agli inizi degli anni ’90. La licenza di produzione fu concessa anche ad altri Paesi, come si può evincere dalla sigla dell’unica mina antiuomo ritratta in foto, una ‘Vs50’ non prodotta in Italia ma in estremo Oriente.

(Il Mattino)