(Roma, 22 dicembre 2022). La vendita di armi da parte di Pyongyang avrebbe violato le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU
Ad aiutare Vladimir Putin nel suo sforzo per cercare di vincere al più presto la guerra in Ucraina c’è un paese asiatico. No, non è la Cina, ma la Corea del Nord. Il paese guidato da Kim Jong Un avrebbe effettuato una consegna di armi e materiale militare al gruppo Wagner il mese scorso e potrebbe pianificarne altre. A rilevarlo è il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, che ha lanciato un allarme sul ruolo – ormai predominante – della formazione paramilitare russa nella guerra in Ucraina.
Kirby, che ha ripreso le valutazioni dell’intelligence degli Stati Uniti, ha precisato che le « armi e razzi » consegnati da Pyongyang non cambieranno la situazione sul campo di battaglia in Ucraina. I funzionari statunitensi bollano la consegna di armi da parte della Corea del Nord come una violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite: la questione, infatti, sarà discussa con il Consiglio di sicurezza dell’Onu. Alla luce della vendita di armi da parte della Corea Nord, gli Stati Uniti « aumenteranno le sanzioni contro il gruppo Wagner », ha sottolineato il funzionario della Casa Bianca. L’obiettivo, ha spiegato Kirby, è voler impedire ai mercenari di acquisire armi o equipaggiamenti basati su tecnologia Usa, ovunque si trovino nel mondo.
Il sostegno nordcoreano nella guerra in Ucraina
Il contributo di Pyongyang alle forze private di Wagner, per cui il proprietario Yevgeny Prigozhin spende 100 milioni al mese per 50mila uomini dispiegati in Ucraina, rafforza un sostegno che il leader nordcoreano aveva già offerto a Putin.
Secondo diverse indiscrezioni giornalistiche, al presidente russo sarebbe stato proposto un accordo dal dittatore coreano Kim Jong Un: 100mila soldati in cambio di grano ed energia. La Corea del Nord avrebbe chiarito attraverso « canali diplomatici » che oltre a fornire costruttori per riparare i danni di guerra, avrebbe consegnato una vasta forza combattente nel tentativo di far pendere la bilancia a favore di Mosca. I militari verrebbero schierati nelle forze delle Repubbliche popolari separatiste di Donetsk e Luhansk, che Kim Jong Un ha recentemente riconosciuto come Stati indipendenti.
A inizio settembre, invece, uno scoop del New York Times aveva acceso i riflettori sulle armi nordcoreane acquistate dalla Russia. Mosca – si legge sulla testata americana – ha infatti acquistato milioni di munizioni di artiglieria e razzi dalla Corea del Nord.
A rendere nota la spesa militare russa verso lo Stato asiatico isolato dalla comunità internazionale sono fonti dell’intelligence americana che, a detta del New York Times, hanno testimoniato che « le sanzioni globali hanno gravemente limitato le catene di approvvigionamento » dell’esercito russo « e costretto Mosca a rivolgersi a Stati paria per avere rifornimenti militari. Dagli Usa non sono trapelate informazioni precise sugli armamenti acquistati, ma un funzionario statunitense ha garantito che, oltre ai razzi a corto raggio e alle munizioni di artiglieria, la Russia avrebbe cercato di acquistare ulteriori strumentazioni nordcoreane.
Redazione. (Europa Today)