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Siria: la Russia congela le pattuglie joint con la Turchia in Kurdistan

(Roma, 29 novembre 2022). La Russia congela le pattuglie joint con la Turchia in Kurdistan. Mosca non vuole essere coinvolta nel conflitto tra Ankara e i curdi. Intanto, le TAF intensificano i raid contro i centri di comando e controllo e le fonti di rifornimento delle SDF

La Russia ha interrotto le attività di pattugliamento congiunto con la Turchia nel nord della Siria. La causa è l’escalation di violenza nel quadrante, alimentata dall’operazione Claw-Sword di Ankara, che coinvolge da Kobani a Qamishli e che ha come obiettivo formale la neutralizzazione del PKK nell’area. Secondo fonti locali, i militari di Mosca non vogliono rischiare di essere coinvolti nel conflitto tra le TAF e i curdi, che finora è stato limitato essenzialmente a raid aerei e ad attacchi con l’artiglieria, ma che presto potrebbe coinvolgere le truppe sul terreno. Non a caso, la Turchia ha intensificato gli strike per eliminare i centri di comando e controllo delle SDF vicino al confine e le possibili fonti di rifornimento per la loro prima linea di difesa. Le manovre terrestri, infatti, anche se non ci sono conferme ufficiali potrebbero prendere il via già i primi giorni di dicembre.

Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)

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