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Siria: la Turchia alza il tiro in Kurdistan, ma in modo controproducente

(Roma, 23 novembre 2022). La Turchia alza il tiro in Kurdistan, ma in modo controproducente. I droni dell’operazione Claw-Sword colpiscono una base joint SDF-Inherent Resolve a nord di Hasaka e vicino a una struttura militare russa a Tel Tamr

La Turchia alza il tiro delle sue operazioni in Siria, arrivando ad attaccare con i droni una base joint SDF-Inherent Resolve a nord di Hasaka e un veicolo militare nei pressi di un’installazione militare russa a Tel Tamr. Nel primo caso, come riportano i media locali, sono morti due elementi delle forze speciali delle SDF (YAT) e altri tre sono rimasti feriti. Nel secondo, invece, non ci sono segnali circa possibili vittime ma solo di danni materiali. La nuova offensiva di Ankara, chiamata operazione Claw-Sword, punta ufficialmente a eliminare i possibili rischi per la sicurezza della Turchia derivanti dai terroristi del PKK, soprattutto dopo l’attentato di Istanbul del 13 novembre. Le aree coinvolte sono il nord della Siria e dell’Iraq (Dohuk), di fatto buona parte del Kurdistan. Gli strike, peraltro, potrebbero presto essere seguiti da una vera invasione di terra, come ha preannunciato il presidente Recep Tayyp Erdogan.

Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)

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