Sulla Russia Berlusconi e Salvini sbagliano. Parola di Mike Pompeo

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(Roma, 31 ottobre 2022). Serve “comprendere meglio che quanto sta accadendo non mette a rischio solo la libertà, la sicurezza e la sopravvivenza dell’Ucraina, ma anche dell’Europa e l’intero Occidente”, ha spiegato l’ex segretario di Stato americano e direttore della Cia con Trump. Che sui leader di Lega e Forza Italia

“A tutti gli italiani, cittadini e leader politici, vorrei dire una cosa: dovrebbero comprendere meglio che quanto sta accadendo non mette a rischio solo la libertà, la sicurezza e la sopravvivenza dell’Ucraina, ma anche dell’Europa e l’intero Occidente”. A dirlo è Mike Pompeo, ex segretario di Stato e direttore della Cia con Donald Trump, ospite d’onore al gala annuale della National Italian American Foundation. Pompeo, esponente di punta del Partito repubblicano e possibile candidato alla Casa Bianca nel 2024, racconta a Repubblica di aver spiegato “chiaramente” ai suoi compagni di partito che stanno mettendo in discussione agli aiuti all’Ucraina che “sbagliano”. Ma anche a Matteo Salvini: “l’ho spiegato personalmente”. Il leader della Lega e quello di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha detto Pompeo, “sbagliano pure loro”.

IL “RITORNO” DI BERLUSCONI

Dopo il caso degli audio “rubati”, Berlusconi è tornato a parlare della guerra in Ucraina e del presidente russo Vladimir Putin. Il pensiero del presidente di Forza Italia è stato raccolto da Bruno Vespa nel suo ultimo libro, “La grande tempesta”, in uscita venerdì 4 novembre da Mondadori Rai Libri. “In questa situazione” del conflitto “noi non possiamo che essere con l’Occidente nella difesa dei diritti di un Paese libero e democratico come l’Ucraina”, ha chiarito l’ex presidente del Consiglio. Ma alla domanda del giornalista, conduttore di Porta a porta su Rai1, sulle condizioni per arrivare a una trattativa di pace, risponde: “Forse, solo se a un certo punto l’Ucraina capisse di non poter più contare sulle armi e sugli aiuti e se, invece, l’Occidente promettesse di fornirle centinaia di miliardi di dollari per la ricostruzione delle sue città devastate dalla guerra”. In questo caso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, “forse, potrebbe accettare di sedersi al tavolo per una trattativa”, ha aggiunto.

LA CRIMEA E LA VODKA

Vespa obietta che Putin dovrebbe almeno lasciare le due regioni (Kherson e Zaporizhzhia) occupate e annesse dopo le altre due del Donbass (Donetsk e Luhansk). Berlusconi sembra d’accordo, pensa però che non si dovrebbe discutere l’appartenenza alla Federazione Russa della Crimea e fare un nuovo referendum nel Donbass con il controllo dell’Occidente. È convinto che Putin sia “un uomo di pace”, e confessa a Vespa che ha provato a chiamarlo due volte senza esito all’inizio della guerra e dopo non ha più insistito. Sulle venti bottiglie di vodka e di lambrusco, ricorda che dopo aver raccontato ai suoi deputati delle lettere di auguri, uno di loro gli chiese: “E vi siete fatti anche dei regali?”. E lui sorridendo rispose divertito: “Sì certo, venti bottiglie di vodka e venti di lambrusco”. Ma tutti, dice, avevano capito che scherzava. Alla domanda di Vespa se si senta più vicino all’America o alla Russia, Berlusconi ricorda che una delle cinque standing ovation riservategli dal Congresso degli Stati Uniti il 19 giugno 2011 fu quando raccontò del giuramento di fedeltà agli Stati Uniti chiestogli dal padre quando dopo la maturità classica lo portò a visitare il cimitero militare americano di Anzio.

LA SOVRANITÀ SECONDO POMPEO

È forte l’accento posto da Pompeo sulla sovranità, nota Repubblica. Confessando di essere “molto preoccupato” per la guerra e la minaccia nucleare russa, si dice “fiducioso” che se Stati Uniti ed Europa forniranno all’Ucraina “ciò di cui ha bisogno per proteggere la propria sovranità, Kiev avrà successo”. La scelta delle parole, pronunciate da un esponente della destra americana rivolgendosi alla destra italiana, non sembra casuale. “Sono elettrizzato per gli italiani, penso che la Meloni farà un lavoro fantastico”, ha spiegato ancora. “Sarà un inverno duro per tutta l’Europa, ma confido che lei guiderà il popolo italiano rispettando gli impegni nella campagna elettorale e prendendosi cura delle famiglie comuni. È una persona molto speciale”, che Pompeo ha già conosciuto personalmente, scrive Repubblica.

Di Chiara Masi. (Formiche)