All’interno delle fila degli oppressori delle donne iraniane c’è chi sta cercando di cambiare rotta. La linea troppo dura delle autorità potrebbe rivelarsi inutile e nelle milizie qualcuno fa fatica a punire ragazze poco più che bambine
Dinieghi, verità alternative e repressione. Non c’è nulla di inedito nel modo in cui la Repubblica islamica sta affrontando le manifestazioni che da più di un mese stanno infiammando l’Iran. La domanda per il regime è se le solite tattiche potranno bastare a neutralizzare una protesta diversa, più frammentata, ma anche più viscerale. “Mi occupo di politica estera da molto tempo. Mi ha sbalordito quello che accade in Iran – ha detto il presidente americano, Joe Biden alcuni giorni fa a proposito della mobilitazione partita in seguito all’assassinio di Mahsa Amini – Si tratta di qualcosa che non si quieterà prima di un lungo, lungo periodo”.