Ucraina: droni kamikaze su Kiev, il risveglio da incubo dell’Ucraina

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(Roma, 17 ottobre 2022). Le esplosioni udite a Kiev sono state provocate da un attacco di droni kamikaze. Colpito l’ufficio centrale della compagnia energetica nazionale ucraina Ukrenergo. Le autorità: « I cittadini restino nei rifugi. L’allarme continua »

Ripetute esplosioni, edifici distrutti e nuvole di fumo sopra i bersagli colpiti. All’alba Kiev è stata attaccata da droni kamikaze. Forti deflagrazioni, almeno nove, sono avvenute nel cuore della capitale ucraina. Colpito il quartiere di Shevchenkivsky, nel centro della città, nonché l’area limitrofa alla stazione ferroviaria. Per il momento non sono stati segnalati feriti né vittime ma l’attacco risulterebbe essere ancora in corso. Le autorità hanno chiesto ai cittadini di restare al riparo.

Capitale sotto attacco

Il primo allarme è arrivato in concomitanza con il suono dell’attivazione delle sirene antiaeree. Tre esplosioni sono state udite, in successione, intorno alle 06:35, 06:45 e 06:58, le 05:35, 05:45 e 05:58 in Italia. Altre sono seguite subito dopo.

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha comunicato che almeno due deflagrazioni erano avvenute nel quartiere di Shevchenkivsky. L’attacco, ha proseguito il primo cittadino, ha colpito un palazzo non abitato dove è divampato un incendio. Diversi altri edifici sono stati danneggiati. « Tutti i servizi stanno arrivando sul posto. Dettagli dopo. L’allerta aerea continua. Rimanete nei rifugi », ha concluso Klitschko sui social media.

Droni kamikaze a Kiev

« La capitale è stata attaccata da droni kamikaze », ha affermato poco dopo Andriy Yermak, il capo dell’ufficio del presidente ucraino. « Abbiamo bisogno di più sistemi di difesa aerea e il prima possibile. Non abbiamo tempo per le azioni lente. Più armi per difendere il cielo e distruggere il nemico », ha sottolineato l’alto funzionario ucraino. Dettagli ancora più precisi sono arrivati dal consigliere del Ministero degli Interni, Anton Gerashchenko: « Un drone iraniano ha colpito un palazzo residenziale di più piani a Kiev. Un edificio per uffici ha preso fuoco. Il traffico è stato bloccato. I cittadini devono restare nei rifugi perchè l’allarme continua ».

Secondo l’Agenzia di stampa statale russa Tass, che cita media ucraini, pennacchi di fumo si stanno alzando sopra l’ufficio centrale della compagnia energetica nazionale ucraina Ukrenergo. Il capo delle ferrovie statali ucraine Alexander Kamyshin ha dichiarato che alcune esplosioni si sono verificate vicino alla stazione centrale di Kiev. Decine di persone si sono riparate in un sottopassaggio della stessa stazione. Il distretto di Shevchenkivskiy, colpito oggi con i droni kamikaze iraniani, è la stessa zona presa di mira dai russi una settimana fa, il 10 ottobre, quando almeno 19 persone sono rimaste uccise e più di 100 ferite.

La controffensiva della Russia

È stata una notte molto movimentata quella appena trascorsa in Ucraina. Nel mirino di Mosca non è finita soltanto Kiev. Nella notte, infatti, sono state udite esplosioni nelle regioni di Odessa e Kharkiv. Il governatore dell’Oblast di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, ha riferito che le forze russe hanno colpito le infrastrutture critiche nel distretto di Romenskyi.

Per quanto riguarda Odessa, porto situato nell’area meridionale dell’Ucraina, i residenti hanno udito un’esplosione questa mattina, poco dopo l’attivazione del sistema di allerta aerea. Secondo quanto riferisce l’emittente televisiva ucraina Suspilne, « un’esplosione è risuonata a Odessa », anche se al momento non ci sono commenti ufficiali da parte delle autorità locali.

Violente battaglie si stanno combattendo anche nel Donbass. « I russi stanno cancellando dalla faccia della terra con carri armati, artiglieria e fuoco della contraerea gli insediamenti liberati dalle unità ucraine nel Lugansk. Gli occupanti stanno piazzando cubi di cemento e scavando trincee in tutta la regione di Lugansk, preparandosi per una lunga difesa », ha scritto su Telegram Sergiy Gaidai, il governatore ucraino in esilio, citato dai media internazionali.

Di Federico Giuliani. (Il Giornale)