La nuova minaccia della Russia. Lorenzo Guerini avvisa: «Attenzione al fianco Sud»

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(Roma, 19 settembre 2022). La guerra tra la Russia e l’Ucraina sta avendo conseguenze dirette sulla sicurezza dell’Italia. A dirlo è il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, all’evento conclusivo delle «Giornate del mare» organizzato al Molo IV del porto di Trieste da Limes:  «Sì la Russia è una minaccia nel Mediterraneo. La guerra in Ucraina ha da un lato effetti, dall’altro è un acceleratore di dinamiche già in atto nel mare Mediterraneo frequentato dai russi non solo in conseguenza della crisi ucraina, lo era già da tempo. Per l’Italia il Mediterraneo allargato è il quadrante di riferimento dove risiedono i nostri interessi di sicurezza. In questo quadrante abbiamo implementato la presenza di sorveglianza e capacità del nostro strumento militare e bisogna continuare a farlo. L’Italia è chiamata ad essere solidale rispetto alle misure di deterrenza, nel contempo dobbiamo essere efficaci a richiamare l’attenzione al fianco Sud dell’Alleanza atlantica. Nel Mediterraneo c’è la presenza della Russia e l’influenza significativa della Cina».

«All’Ucraina – ha poi ricordato Guerini – stiamo inviando equipaggiamenti sulla base delle risoluzioni votate in parlamento in maniera importante e significativa. Abbiamo deciso di segretare i contenuti dei decreti, inizialmente in condivisione con Francia e Germania». A differenza della Germania, l’Italia ha deciso di continuare a mantenere anche nei successivi decreti il vincolo di segretezza sui materiali e le armi inviate: «Abbiamo deciso di mantenerlo – spiega il ministro – come elemento di moderazione del messaggio dato alla Russia, perché parte del materiale è materiale acquisito nel corso degli anni da altri Paesi poi perché i nostri processi decisionali sono complessi e l’informazione al parlamento attraverso il Copasir rende molto più fluido il passaggio». «Vedremo che cosa si deciderà in futuro noi continueremo sulla base del mandato del parlamento, continueremo a fare il nostro lavoro e lo stiamo facendo in maniera significativa con assetti sempre più sofisticati», ha concluso Guerini.

(Il Tempo)