Hadi Matar: «ho aggredito Rushdie perché ha attaccato l’islam»

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L’aggressore di Salman Rushdie ha negato di essere stato in contatto con i pasdaran iraniani ma ha ammesso, in un’intervista esclusiva al New York Post, di aver visto prima dell’attacco diversi video dello scrittore su YouTube

« Ha attaccato l’Islam, non è una brava persona ». Lo ha detto l’aggressore di Salman Rushdie in un’intervista esclusiva del New York Post dal carcere. « Non mi piace quell’uomo, ha attaccato le credenze degli islamici, il loro sistema di valori », ha detto ancora Hadi Matar dicendo di « rispettare l’ayatollah, credo sia una grande persona ».

L’aggressore di Salman Rushdie ha negato di essere stato in contatto con i pasdaran iraniani ma ha ammesso, nell’intervista al Post, di essersi « ispirato » per l’attacco guardando i video dello scrittore su Youtube.

L’attentatore di Salman Rushdie, che dei « Versetti satanici » ammette di aver letto solo « un paio di pagine », nega di essere in contatto con i Guardiani della rivoluzione iraniani e assicura di aver deciso di recarsi a Chautauqua dopo aver letto un tweet in cui si dava notizia della visita dello scrittore. Hadi Matar ha ricostruito di aver preso un autobus per Buffalo il giorno prima dell’assalto e poi un passaggio con il servizio Lyft fino a Chautauqua, dove si è aggirato senza far niente e ha dormito in un prato.

« Rushdie non mi piace come persona. Non penso che sia una persona buona. Ha attaccato l’Islam, il credo della religione », ha aggiunto nell’intervista dal carcere della contea di Chautauqua al New York Post il 24enne del New Jersey, un fanatico ispirato dall’Ayatollah Khomeini che aveva pronunciato la fatwa contro Rushdie nel 1989. « Rispetto l’Ayatollah. Penso che sia un grande. È tutto quello che dirò », ha aggiunto, dopo aver precisato di aver visto numerosi video di conferenze di Rushdie su Youtube.

Matar, originario del Libano del Sud, non ha risposto alle domande sul suo viaggio in Medio Oriente del 2018 per incontrare il padre. Una visita che, come ha testimoniato la madre, Silvana Fardos, « lo ha cambiato ». Da allora passava le sue giornate chiuso in cantina a navigare su Internet.

(Rai News)