La tensione resta altissima nello Stretto di Taiwan, con la Cina che ha inviato 10 navi e 45 aerei militari, di cui 16 caccia da combattimento, nella parte orientale della linea mediana, non riconosciuta da Pechino, ma tradizionalmente rispettata. Ignorando gli appelli per calmare le tensioni, l’Esercito di Pechino ha annunciato un ciclo di tiri d’artiglieria con proiettili veri nelle acque meridionali del mar Giallo, a nord di Taiwan, dall’11 al 13 agosto. Per il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, la Cina vuole stabilire il suo dominio nel Pacifico occidentale, imponendo un blocco per impedire a Stati Uniti e alleati di aiutare Taiwan in caso di attacco.