Arriva la svolta di Istanbul sul grano. Erdogan: «Abbiamo evitato l’incubo della fame nel mondo»

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Corridoi sicuri da Odessa e da altri due porti ucraini per consegnare i cereali ai mercati globali. Guteress: ‘L’intesa è un faro nel Mar Nero e stabilizzerà i prezzi degli alimenti’

Ad Istanbul l’intesa chiave per sbloccare l’invio del grano dai porti ucraini: Ucraina e Russia firmano separatamente un accordo con la Turchia e l’Onu, ma non è previsto un accordo diretto fra Mosca e Kiev.

Prevista la creazione di corridoi sicuri da Odessa e altri due porti sotto controllo ucraino.

Non sono previste scorte militari per le navi che porteranno il grano. L’accordo contribuirà a consegnare almeno 25 milioni di tonnellate frumento ai mercati globali. I prezzi intanto tornano ai livelli di prima della guerra.Anche l’oligarca Roman Abramovich ha assistito alla cerimonia di firma, seduto nelle prime file di sedie nella sala allestita per la cerimonia.

La Russia non approfitterà per trarre vantaggi militari dal fatto che gli ucraini si sono impegnati a sminare e riaprire i loro porti sul Mar Nero nell’ambito dell’accordo per lo sblocco del grano ucraino. Lo ha detto il ministro della Difesa Serghei Shoigu

« E’ una giornata storica, siamo fieri del nostro ruol, stiamo evitando insieme l’incubo della fame » globale, ha detto il presidente turco Recep Erdogan.

« L’accordo di oggi sul grano è un faro nel Mar Nero ». Così il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres definisce l’intesa a Istanbul tra Russia, Ucraina e Onu con la mediazione della Turchia per lo sblocco del grano dai porti ucraini. « L’accordo stabilizzerà i prezzi degli alimenti ». Lo ha affermato il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres durante la cerimonia, trasmessa dalla Tv di Stato turca Trt, per la firma dell’accordo per permettere l’esportazione di grano attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero. Guterres ha ringraziato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, presente alla conferenza, per la mediazione portata avanti.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Onu è responsabile del rispetto dell’accordo. « Tutti capiscono che la Russia potrebbe impegnarsi in provocazioni, tentativi di screditare gli sforzi ucraini e internazionali. Ma abbiamo fiducia nelle Nazioni Unite. Ora è loro responsabilità garantire il rispetto dell’accordo », ha affermato nel suo discorso video serale.

Il premier Mario Draghi afferma: « E’ un’ottima notizia per tutta la comunità internazionale. L’Italia si è fortemente impegnata negli scorsi mesi per sostenere l’iniziativa di mediazione della Turchia con il ruolo centrale delle Nazioni Unite. Auspichiamo che questi accordi rappresentino un primo passo verso concrete prospettive di pace, in termini che siano accettabili per l’Ucraina ». Per il ministro Luigi Di Maio « è l’apertura di un corridoio di dialogo e non solo di un corridoio per il grano ».

I PREZZI DEL GRANO – Torna ai livelli precedenti l’attacco russo in Ucraina il prezzo del frumento nel giorno dell’accordo tra Mosca e Kiev che sblocca le esportazioni attraverso i porti sul Mar Nero. Il grano tenero viene scambiato a 784,5 dollari per ogni singola unità contrattuale da 5mila staia (-2,64%), come lo scorso 16 febbraio, una settimana prima dell’attacco di Mosca a Kiev. Analoga la dinamica del grano duro (-2,32% a 841,25 dollari per 5mila staia), poco sotto la chiusura dello scorso 18 febbario.
L’accordo sul grano riguarda la creazione di corridoi sicuri da Odessa e altri due porti sotto controllo dell’Ucraina. Lo riferiscono fonti informate citate dalla Tass, che confermano così le indiscrezioni di ieri. L’intesa non prevede scorte militari per le navi che trasporteranno il grano. L’accordo sul grano non presuppone che navi russe scortino i cargo ucraini. Lo specifica un consigliere presidenziale ucraino citato dalla Tass. Inoltre, stando all’ufficio del presidente ucraino Zelensky citato ancora da Tass, in caso si rendessero necessarie ispezioni ai cargo di Kiev nel Mar Nero a condurle saranno gruppi congiunti.
L’accordo sui corridoi per i cereali contribuirà a consegnare almeno 25 milioni di tonnellate di grano ai mercati globali, ha dichiarato alla Tass una fonte a Istanbul. « In una prima fase, si prevede che le navi con prodotti alimentari che erano bloccate nei porti ucraini siano sbloccate. Sono circa 80. Secondo i nostri calcoli – ha aggiunto -, questo aiuterà a consegnare circa 25 milioni di tonnellate di grano ai mercati globali nelle prossime settimane ».  La fonte ha sottolineato che « tra le componenti più importanti dell’intesa ci sono le garanzie di sicurezza per le navi da carico secco, in modo che possano lasciare i porti ucraini senza ostacoli ».

(ANSA)