(Roma, 21 luglio 2022). La Russia addestra le milizie siriane alleate contro la Turchia. Gli obiettivi sono usarle nel caso Ankara lanci la nuova offensiva in Kurdistan o inviarle in Ucraina, dove le forze di Mosca cominciano a scarseggiare
La Russia prepara le sue milizie alleate in Siria nel caso la Turchia dovesse effettivamente lanciare una nuova operazione in Kurdistan sulla falsa riga di Peace Spring. Lo fa con esercitazioni militari mirate per le fazioni locali. L’ultima in ordine di tempo a essere stata coinvolta nelle manovre è la 25esima Divisione, guidata da Sohail Al-Hassan (alias “Al-Nimr”) ad Aleppo, i cui membri si sono paracadutati nell’area di Sabkha Al-Jobol, a sud dell’aeroporto di Kowairas, per poi raggiungere lo scalo via terra. L’obiettivo è duplice: da una parte creare una forza in grado di fronteggiare i combattenti locali alleati delle TAF in caso Ankara decida effettivamente di lanciare l’invasione. Dall’altra, predisporre assetti da usare se necessario in Ucraina. Mosca, infatti, è a corto di uomini. Quelli sul campo sono stanchi dopo mesi di guerra senza sosta. I rimpiazzi, inoltre, sono insufficienti e c’è stato un boom di defezioni, soprattutto recentemente.
Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)