Consiglio europeo, la conferenza stampa di Josep Borrell, Alto rappresentante Ue Affari esteri
La crisi alimentare in atto non è causata dalle sanzioni europee contro Mosca, ma « dal blocco russo del grano ucraino », e l’Unione europea « sta sostenendo le iniziative Onu per sbloccare l’export dall’Ucraina » e scongiurare così il « rischio di grave carestia, soprattutto in Africa ». Lo ha rimarcato il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri. »Le conseguenze delle guerra stanno diventano molto, molto pericolose non solo per l’Ucraina ma per tutto il mondo – ha rimarcato Borrell – c’è il rischio di una grave carestia, soprattutto in Africa. Ed è la guerra che sta determinando i rincari e la scarsità di energia e cibo. Noi stiamo sostenendo le iniziative dell’Onu per sbloccare l’export dall’Ucraina. E ribadisco che non sono le sanzioni europee che stanno creando questa crisi, le sanzioni non colpiscono cibo e fertilizzanti. Chinque voglia comprare cibo e fertilizzanti russi, può farlo. Non ci sono ostacoli ».Secondo Borrell, « il problema arriva dal blocco russo del grano ucraino, milioni di tonnellate di grano bloccate e milioni di persone che non possono avere questo grano », per questo c’è rischio di « conseguenze drammatiche per il mondo ».Riguardo alle iniziative Onu per sbloccare il grano, il capo della diplomazia Ue ha riferito di passi avanti, aggiungendo: « Spero che nessuno resista alla pressione della comunitrà internazionale. Spero che l’Onu riesca ad arrivare a un accordo, perchè milioni di tonnellate di grano rimangono bloccate mentre la gente soffre la fame. Questo è un vero crimine di guerra. Per questo non posso immaginare che il blocco duri a lungo. Non si può usare la fame come arma di guerra ». (Rai News)