Potrebbe essere l’attuale primo ministro ad interim dell’Iraq, Mustafa al Kadhimi, il candidato proposto dal Quadro di coordinamento sciita – piattaforma politica che riunisce le fazioni sciite irachene filo-Teheran uscite ridimensionate dalle urne del 10 ottobre – per il ruolo di premier del nuovo esecutivo di Baghdad. Lo ha riferito all’agenzia di stampa irachena « Shafaq » una fonte politica vicina ai vertici del Quadro. « Nonostante non siamo riusciti a raggiungere un accordo definitivo e concreto con i sadristi – sciiti nazionalisti rivali del Quadro e principale forza politica del Paese – le discussioni sono in fase avanzata e potremmo formare un governo prima della scadenza imposta da Muqatada al Sadr (fine mese): se Al Kadhimi garantisce che da premier lavorerà per garantire a tutte le confessioni ed etnie del Paese pari dignità e opportunità potremmo proporlo come nostro candidato al ruolo e sbloccare rapidamente lo stallo », ha detto a « Shafaq » la fonte, specificando che « anche se vorremmo un governo di intesa nazionale molti indipendenti sono passati nel nostro blocco (notizia non confermata dalle principali testate irachene) e ciò ci permetterebbe di formare un governo di maggioranza senza i sadristi ». Inoltre, la fonte ha detto a « Shafaq » che il Quadro ha intenzione di « convocare una sessione parlamentare con il quorum costituzionale minimo entro due settimane per eleggere il presidente della Repubblica, ma bisogna anche vedere qual è la situazione dei partiti curdi e se proporranno un candidato congiunto ». (Nova)