(Roma, 20 maggio 2022). Nell’esecutivo della premier Elisabeth Borne restano Bruno Le Maire, Gerald Darmanin e Eric Dupond-Moretti. Catherine Colonna agli Esteri
È un mix di rinnovamento e continuità il ‘Macron 2’, il nuovo governo francese dove rimangono al loro posto alcuni ‘pesi massimi’, come i ministri dell’Economia, Bruno Le Maire, e dell’Interno, Gerald Darmanin, ma ci sono anche nuovi innesti.
Dopo l’annuncio della nomina di Elisabeth Borne a premier e dopo giorni di impaziente attesa, l’Eliseo ha ufficializzato infatti i nomi dell’esecutivo.
Restano al loro posto dunque, oltre a Darmanin e Le Maire, anche il responsabile del dicastero Giustizia, Eric Dupond-Moretti.
Netta promozione per Sebastien Lecornu, da ministro della Francia d’Oltremare a responsabile della Difesa.
L’incarico che ricopriva Lecornu va alla deputata macronista Yael Braun-Pivet. Al ministero dell’Europa e degli Esteri approda Catherine Colonna, a lungo ambasciatore francese in Italia, in passato portavoce dell’Eliseo e ministra degli Affari europei durante il secondo mandato di Jacques Chirac.
Il posto di ministra del Lavoro lasciato vuoto da Borne viene occupato da Olivier Dussopt. Per la Transizione energetica è stata scelta Agne’s Pannier-Runacher, finora delegata all’Industria.
Tra le figure in uscita c’è invece Jean-Michel Blancher, ormai ex ministro dell’Istruzione; il suo successore è lo storico Pap Ndiaye, professore alla prestigiosa università Sciences Po e direttore del Museo dell’Immigrazione.
E sempre a proposito di istruzione, la nuova ministra della Ricerca è la rettrice dell’Universitè Paris-Saclay, Sylvie Retailleau.
Per l’Agricoltura è stato designato Marc Fesneau, finora ministro delle Relazioni con il Parlamento.
A sostituirlo in quel ruolo è Olivier Veran, che a sua volta lascia il ministero della Salute all’ex delegata all’Autonomia, Brigitte Bourguignon.
Il delegato generale della Republique en Marche, Stanislas Guerini, è stato scelto per rimpiazzare Ame’lie de Montchalin al ministero della Funzione pubblica. Montchalin, uno dei volti più giovani, 36 anni, non abbandona però la squadra di governo, diventando ministra della Transizione ecologica, uno dei dossier più importanti del secondo mandato di Emmanuel Macron e di cui si occuperà anche Borne in prima persona.
Per i Conti pubblici, di cui era finora incaricato Dussopt, è stato nominato Gabriel Attal, fino ad oggi portavoce del governo; posizione che è stata affidata a Olivia Gregoire, attualmente segretaria di Stato per l’Economia sociale e solidale.
La consigliere del presidente Rima Abdul Malak esce dall’anonimato e passa alla guida del ministero della Cultura, in sostituzione della conservatrice Roselyne Bachelot.
Per lo Sport, c’è la donna d’affari ed ex tennista professionista Amélie Oudéa-Castéra.
Ministro della Solidarietà è Damien Abad, appena dimessosi da capogruppo dei Republicains all’Assemblea nazionale. Con loro, sono stati annunciati anche i nuovi ministri delegati.
Tra le nomine più significative quella della magistrata Isabelle Rome alla Parità tra donna e uomo. Il primo Consiglio dei ministri si svolgerà lunedi’ 23 maggio.