L'actualité du Proche et Moyen-Orient et Afrique du Nord

«Abbiamo armi vecchie»: cosa svelano le ammissioni alla tv russa

(Roma, 13 maggio 2022). Le sconvolgenti dichiarazioni alla tv russa del colonnello in pensione Mikhail Khodaryonok: l’esercito russo con armi vecchie

Armi vecchie in dotazione all’esercito russo? Una voce già sentita, ma che ha assunto ben altro valore quando a dirla sarebbe stato il colonnello in pensione Mikhail Khodaryonok, recentemente ospite in una trasmissione della tv di Stato Rossija-1. Invitato a dare un proprio parere su quanto sta accadendo in Ucraina, Khodaryonok, stupendo tutti, ha dichiarato che anche una mobilitazione generale delle forze russe in territorio di guerra non costituirebbe comunque un grosso vantaggio per Mosca. Il motivo? L’esercito russo, a suo dire, sarebbe dotato di attrezzature vecchie, dunque avrebbe difficoltà a scontrarsi con gli armamenti della Nato.

« Mandare ragazzi muniti di armi vecchie come le nostre a combattere una guerra del ventunesimo secolo contro un esercito equipaggiato dalla Nato, non è la cosa giusta da fare », ha dichiarato il colonnello in pensione, lasciando a dir poco stupiti gli ascoltatori. Ma non finisce qui. Khodaryonok ha inoltre affermato che il governo di Mosca starebbe addirittura cercando di « reintegrare le sue colossali perdite in Ucraina”, riscontrando però dei problemi nel reperire piloti e aerei da inviare sul posto.

A rincarare la dose sarebbe stato anche Vladimir Soloviov, giornalista russo ormai divenuto un habitué di certe trasmissioni italiane. Soloviov, considerato da alcuni come un personaggio molto vicino a Vladimir Putin, ha definito come « imbarazzante » la prestazione dell’esercito russo. Dal canto suo, l’analista militare Kostantin Sivkov ha invece attribuito molte delle responsabilità alle sanzioni che hanno colpito Mosca perché « il nostro mercato economico è incapace di soddisfare le esigenze di armamento ed equipaggiamento delle nostre Forze armate ».

Certe dichiarazioni fanno pensare, le interpretazioni sono tante. Se da un lato arrivano segnali di presunta debolezza, dall’altro sappiamo chiaramente che Vladimir Putin è pronto ad affrontare anche un lungo combattimento in territorio ucraino, e non ha alcuna intenzione di ritirare i propri uomini prima del termine dell’operazione militare.

Un pieno scontro con la Nato, tuttavia, pare al momento improbabile, come dichiarato anche dal ministro degli Esteri Sergej Lavrov durante un viaggio in Oman e in Algeria. Lavrov ha assicurato che la Russia non vuole affatto portare una guerra in Europa, anche se la sua posizione sugli Stati Uniti d’America è stata chiara: quando l’esercito russo avrà completato la sua operazione in Ucraina, il « mondo dominato dagli Usa » terminerà.

Di Federico Garau. (Il Giornale)

Recevez notre newsletter et les alertes de Mena News


À lire sur le même thème