Libano: arrestato in Cile un imputato nel caso dell’esplosione del porto di Beirut

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Fermato un portoghese è sospettato di aver avuto un ruolo nell’esplosione al porto della capitale libanese che nel 2020 fece 250 morti

Un cittadino portoghese è stato arrestato in Cile per il suo presunto coinvolgimento nella devastante esplosione del porto di Beirut nell’agosto del 2020 che provocò la morte di circa 250 persone e il ferimento di altre 6’500. Il ricercato, di cui non si conosce l’identità, è stato arrestato con l’accusa di aver « introdotto elementi esplosivi » nel porto della capitale libanese.

Secondo la polizia cilena, l’uomo arrestato nelle ultime ore è arrivato a Santiago con un volo dalla Spagna. All’aeroporto è stato fermato ed è stato fatto salire sullo stesso aereo per il volo di ritorno nella capitale spagnola.

Il 4 agosto del 2020, per cause ancora non chiarite, 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio depositate da 7 anni in un hangar esplosero provocando gravi danni a un terzo di Beirut e costringendo 330’000 persone ad abbandonare le proprie abitazioni. (RSI)