(Roma, 28 marzo 2022). La Russia ha un grande problema in Ucraina: le sue truppe hanno il morale a terra. Boom di defezioni e di rifiuti ad eseguire gli ordini. I soldati cominciano anche a uccidere i loro comandanti. Il colpo di grazia è stato l’affondamento della Orsk
La Russia ha un grande problema nell’ambito dell’invasione dell’Ucraina: il crollo del morale dei suoi soldati a seguito delle inaspettate capacità di difesa del nemico e delle elevate perdite subite. Negli ultimi giorni c’è stato un boom di defezioni con intere unità fuggite dal campo di battaglia. Diversi militari si sono rifiutati di eseguire gli ordini dei comandanti e, in almeno un caso, li hanno addirittura uccisi a seguito di pesanti sconfitte subite. Ad alimentare ulteriormente lo stress è stato l’affondamento della nave da sbarco russa Orsk nel porto di Berdyansk (Mare di Azov), considerata inattaccabile, per mano delle forze di Kiev. La Orsk era fondamentale per l’avanzata a Sud e in particolare per la conquista di Mariupol, in quanto trasportava mezzi e rifornimenti. Di conseguenza, i soldati di Mosca ora sono bloccati e con risorse limitate. Inoltre, temono che l’episodio possa ripetersi quando arriverà nell’area una nuova nave.
Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)