La minaccia dello Zar: «così scatta lo scontro su vasta scala»

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(Roma, 25 marzo 2022). Il rischio è che si possa arrivare a una pericolosa escalation in caso di cyberattack. Mosca non usa giri di parole e avverte l’Occidente

I ripetuti « cyberattacchi » subiti da Mosca nelle ultime settimane hanno portato nuovamente alla ribalta il tema della sicurezza informatica a livello globale. Un argomento particolarmente caro alla stessa Nato, dato che nella dichiarazione finale redatta a margine dell’incontro avvenuto ieri i 30 Paesi aderenti si sono impegnati a offrire supporto reciproco nell’eventualità di intrusioni informatiche e a profondere un maggiore impegno per perfezionare ulteriormente la « cyberdifesa » comune.

Andrei Krutskikh, ovvero il rappresentante speciale del Cremlino per la cooperazione internazionale sulla sicurezza informatica, ha lanciato un allarme a livello globale. « Un attacco informatico, sia esso accidentale o intenzionale, anche perpetrato sotto falsa bandiera, può facilmente portare a un’escalation, a uno scontro su vasta scala », ha dichiarato infatti l’esperto, parlando dei rischi che una situazione del genere potrebbe portare in tutto il mondo. « Il pericolo », ha puntualizzato ancora Andrei Krutskikh, « è che un disastro ecologico, antropogenico, socio-economico o globale può essere creato nel cyber spazio da un errata valutazione politica o negligenza ».

Un discorso, quello del rappresentante russo per la cooperazione internazionale sulla sicurezza informatica, che esula dalla situazione relativa al conflitto in atto in Ucraina. « Garantire la sicurezza informatica globale diventa uno dei fattori chiave che influenza direttamente la stabilità strategica », ha concluso Andrei Krutskikh.

Di Federico Garau. (Il Giornale)