(Roma, 14 marzo 2022). La Russia accelera i reclutamenti dei miliziani siriani da inviare in Ucraina. La tecnica è la stessa della Turchia per la Libia: salari elevati e benefit in patria. Emissari di Mosca offrono aiuti ai villaggi, da Damasco a Deir Ezzor, e fanno leva sui leader locali
La Russia accelerai reclutamenti di mercenari siriani da mandare a combattere in Ucraina contro le forze di Kiev. Il metodo è lo stesso usato dalla Turchia per la Libia. Si offrono salari fuori mercato (7.000 dollari per sette mesi di ferma) e benefit in patria. Emissari di Mosca, infatti, stanno lavorando da giorni per conquistare la fiducia di capi villaggio e personalità istituzionali locali, da Damasco a Deir Ezzor. A questo proposito sono cominciate distribuzioni a sorpresa di cibo e altri generi di prima necessità nelle aree d’influenza nel paese mediorientale. Inoltre, sono state organizzate marce pro-Russia in diverse città anche con la partecipazione di studenti universitari, pagati o costretti con la forza a partecipare agli eventi. Le manifestazioni, peraltro, attaccano anche gli Stati Uniti, accusati della presunta distruzione di edifici adibiti all’istruzione in Siria.
Di Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)