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Forze armate ucraine: Russia bombarda territorio bielorusso per spingere Minsk in guerra

Lo ha dichiarato il servizio stampa del Comando dell’aeronautica militare

Aerei russi hanno lanciato oggi un raid sulla città bielorussa di Kapan, situata vicino al confine ucraino, al fine di trascinare la Bielorussia in guerra contro l’Ucraina. Lo ha dichiarato il servizio stampa del Comando dell’aeronautica militare delle Forze armate ucraine. Si specifica che il nono distaccamento di frontiera ucraino sta attualmente rilevando gli sviluppi delle azioni della Russia in tal senso. “Questa è una provocazione. L’obiettivo è coinvolgere le Forze armate della Bielorussia nella guerra con l’Ucraina”, ha aggiunto il Comando dell’aeronautica militare.

Raid russi su Lutsk, Dnepr e Ivano-Frankivsk

Sono proseguiti questa mattina gli attacchi missilistici da parte della Russia sulle città di Lutsk, Dnepr e Ivano-Frankivsk in Ucraina, colpendo aeroporti militari ma anche abitazioni civili. Secondo fonti locali sono stati effettuati tre bombardamenti su Dnepr e quattro su Lutsk, dove è stato colpito tra l’altro un impianto di riparazione di velivoli a reazione. Per quanto riguarda Dnepr, nel quartiere Novokodatsky della città si sono verificate delle esplosioni vicino a un asilo nido e ad un condominio, mentre una fabbrica di scarpe ha preso fuoco. A Ivano-Frankivsk è stato colpito l’aeroporto, come confermato anche dal sindaco della città, Ruslan Martsinkiv. Il ministero della Difesa russo ha confermato gli attacchi aerei su Lutsk e Ivano-Frankivsk con armi di precisione a lungo raggio, sottolineando che gli aeroporti militari delle due città sono stati messi fuori combattimento. E’ in corso di accertamento il computo totale delle vittime e dei feriti dei raid.

Avanzano le milizie di Donetsk

Le milizie dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr) avrebbero inoltre assunto il controllo della città di Volnovakha, come ha affermato questa mattina il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. “Anche gli insediamenti di Olginka, Veliko-Anadol e Zeleny Gay sono passati sotto il controllo delle milizie separatiste, ha spiegato il portavoce. “L’avanzata in profondità è proseguita fino a sei chilometri”, ha precisato Konashenkov, aggiungendo che le unità della milizia popolare della Dpr hanno continuato a rafforzare l’accerchiamento di Mariupol. L’ultima avanzata totale dalle direzioni orientale, settentrionale e occidentale sarebbe di 800 metri.

I leader europei lanciano un segnale a Kiev

Nella dichiarazione diffusa questa notte al termine della cena tra capi di Stato e di governo tenutasi a Versailes nel quadro del vertice informale, i leader Ue hanno affermato l’intenzione di rafforzare i “legami” con Kiev per aiutarla a “progredire sulla sua traiettoria europea”, nell’attesa di conoscere il verdetto della Commissione europea sulla richiesta di adesione dell’Ucraina “Il Consiglio ha agito con rapidità e invitato la Commissione a presentare il suo parere su tale candidatura conformemente alle pertinenti disposizioni dei trattati. Nell’attesa di detto parere, rafforzeremo ulteriormente e senza indugio i nostri legami e approfondiremo il nostro partenariato per sostenere l’Ucraina nel perseguimento del suo percorso europeo. L’Ucraina appartiene alla nostra famiglia europea”, si legge nella dichiarazione. Il Consiglio ha invitato inoltre la Commissione a presentare i suoi pareri sulle candidature della Repubblica di Moldova e della Georgia. (Nova News)

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