Ucraina: Zelensky, «imminente l’attacco su Odessa, sarà crimine di guerra»

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Cosi intensificano ogni giorno di più gli attacchi contro i civili in Ucraina.
A Irpin, sobborgo in cui si è assestato il fronte di Kiev, le forze russe hanno bombardato un punto di raccolta per lo sfollamento dei residenti: delle quattro vittime finora confermate, due sarebbero bambini.
Non va meglio a Mariupol, dove l’operazione di evacuazione e fornitura di aiuti nel corridoio umanitario promesso da Mosca è saltata per il secondo giorno consecutivo: partita a mezzogiorno, è durata appena due ore, quando una serie di attacchi ha nuovamente paralizzato il traffico nell’area individuata per il transito degli sfollati.
Bombe e missili sono caduti anche sull’aeroporto di Vinnytsia, a un centinaio di km dal confine moldavo, dove erano del tutto assenti strutture e obiettivi militari secodo il presidente Zelensky.
« Otto razzi. Un attacco missilistico. Contro la nostra città, contro la nostra pacifica e buona Vinnytsia, che non ha mai minacciato la Russia, in nessun modo » ha detto il presidente ucraino, che qualche ora prima nel suo abituale discorso alla nazione aveva paventato un imminente attacco su Odessa.
« Si stanno preparando a bombardare Odessa » Zelensky. « Odessa! I russi sono sempre venuti a Odessa, hanno sempre sentito solo calore a Odesa. Solo sincerità. E ora che succede? Bombe contro Odessa? Artiglieria contro Odessa? Missili contro Odessa? Sarà un crimine di guerra. Sarà un crimine storico ».
I residenti stanno in effetti lasciando la città, dove alle stazioni ferroviarie non si sono fortunatamente ancora viste le violente calche che nei giorni precedenti avevano travolto altri scali ferroviari nel paese.
Conosciuta come « perla del Mar Nero », tra le destinazioni più alla moda per i giovani russi e ucraini, Odessa – che i russi considerano strategica per via dell’imponente porto e del collegamento con le regioni separatiste nel Donbass – è stata finora pressoché risparmiata dal martellamento dei missili di Mosca: i rapporti dell’intelligence USA danno per certo uno sbarco ormai imminente, con le navi da guerra e i sommergibili russi già in posizione.
Zelenskyy ha ribadito la necessità di una no fly zone sull’Ucraina, che la Nato ha finora escluso per il timore di trascinare in guerra l’intero Occidente: un diniego che, a detta del presidente, implica una rassegnazione di fatto delle potenze occidentali a una lenta agonia per l’Ucraina.
Intanto, questa domenica il ministero della Difesa di Mosca ha diffuso un filmato di quella che dovrebbe ritrarre fanteria meccanizzata russa avanzare nella regione di Kiev
« Tutte le forze aeree del regime di Kiev sono state distrutte » aggiune inoltre la Difesa russa, iin una dichiarazione riportata dall’agenzia Tass. (EuroNews)