(Roma, Parigi, 20 febbraio 2022). Il presidente francese telefona all’omologo russo, il Donbass è in guerra, in 40.000 in fuga verso Rostov, mentre Mosca testa missili balistici intercontinentali mostrando ancora i muscoli e in Usa Biden convoca il Consiglio di sicurezza nazionale
Si continua a sparare nel Donbass dove nella notte sono avvenuti diversi bombardamenti e si sentono continui colpi di mortaio. I separatisti filo-russi nell’est dell’Ucraina chiamano la popolazione alla ‘mobilitazione generale’, chiunque sia in grado di prendere un’arma in mano, gli altri si mettono in cammino verso la vicina Rostov: anziani, donne e bambini.
Secondo i media russi sarebbero già circa 40mila i profughi fuggiti. E’ Alexander Chupriyan, ministro ad interim per le situazioni di emergenza a comunicare l’esodo. « Più di 40mila persone, che hanno dovuto lasciare le regioni limitrofe, sono arrivate in Russia. A questo punto sono ospitate principalmente in 92 centri di accoglienza temporanea », ha detto.
Cinque edifici sarebbero stati distrutti nell’area delle autoproclamate repubbliche separatiste. Ieri il ministro ucraino degli interni ha rischiato di rimanere colpito da una granata scoppiata a pochi metri da lui. Due soldati ucraini sarebbero rimasti uccisi dai mortai. Ma si incrociano le accuse per le decine di violazioni del cessate il fuoco degli ultimi giorni tra separatisti filorussi e forze ucraine. Violazioni che disattendono l’accordo di Minsk del 2014.
Il presidente francese Macron in mattinata sentirà in presidente russo Putin, i due si erano visti qualche giorno fa divisi da un tavolo lungo cinque metri. Ieri sera il capo dell’Eliseo ha parlato a lungo con l’omologo Zelensky.
In Usa il presdiente Joe Biden convocherà oggi una riunione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale sulla crisi ucraina. Lo rende noto la Casa Bianca, riferendo che il presidente e il suo team per la sicurezza nazionale, da cui è regolarmente aggiornato, ribadiscono che « la Russia potrebbe lanciare un attacco contro l’Ucraina in qualsiasi momento ».
Il giorno dopo la conferenza straordinaria sulla sicurezza a Monaco, i ministri del G7 chiedono a Putin il ritiro delle truppe.
Le prove suggeriscono che la Russia sta pianificando « la più grande guerra in europa dal 1945 », ha detto il primo ministro britannico, Boris Johnson, in un’intervista alla Bbc ai margini della conferenza. In un certo senso, « il piano è già iniziato », ha aggiunto il premier secondo il quale le truppe russe non stavano solo progettando di entrare in Ucraina da Est, attraverso il Donbass, ma dalla Bielorussia e dall’area circostante a Kiev.
« Noi siamo lo scudo dell’Europa contro l’esercito russo. Difendeteci o faremo da soli », ha detto all’Occidente il presidente ucraino Zelensky ieri nel suo intervento alla conferenza.Alla Conferenza di Monaco. « Le sanzioni servono prima e non dopo l’attacco », ha aggiunto.
Tutto questo mentre Mosca esibisce ancora i muscoli esercitando il suo arsenale di « deterrenza strategica » rilanciando il suo arsenale missilistico intercontinentale, punta di diamante dell’arsenale nucleare bellico russo. E’ lo stesso presidente Putin da Mosca, con il leader « amico » bielorusso Lukashenko, a guidare le esercitazioni strategiche con missili balistici.
Di Antonella Alba. (Rai News)