Tunisia: leader islamico Ghannouchi e altri politici di spicco accusati di presunti reati elettorali

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La procura ha deciso di deferire 19 ex candidati alle elezioni legislative e presidenziali del 2019
E’ scoppiato oggi un vero e proprio terremoto politico in Tunisia. La procura ha deciso di deferire 19 ex candidati alle elezioni legislative e presidenziali del 2019, che dovranno comparire davanti i giudici del Tribunale di primo grado di Tunisi per presunti reati elettorali. Lo ha reso noto l’ufficio stampa dello stesso tribunale in un comunicato ripreso dall’agenzia stampa ufficiale “Tap”. La decisione è stata presa dopo che il procuratore generale presso la Corte dei Conti ha deferito alla procura della Repubblica del Tribunale di Tunisi fatti che “potrebbero configurare reati elettorali, ai sensi dell’articolo 24 della legge n. 41 del 2019 relativo alla Corte dei conti”.
Le persone rinviate al Tribunali sono, rispettivamente, Nabil Karoui leader del partito Qalb Tounes; l’ex premier Youssef Chahed, leader del partito Taya Toubes; l’ex ministro della Difesa Abdelkrim Zaidi; il leader islamico Rached Ghannouchi, capo del partito Ennahda e presidente del Parlamento “sospeso” dal 25 luglio scorso; Rabia bin Amara, Salim Al Riahi e Ahmed Al Safi Said; l’ex premier Hammadi Al Jabali, Hamma Al Hammami, Salma Elloumi, Mohamed Al Saghir Al Nouri, l’ex presidente della Repubblica, Moncef Marzouki, Naji Jalloul, Mohamed Hechmi Al Hamdi; e poi ancora l’ex premier Elyes Fakhfakh, l’ex premier Mehdi Jomaa, Mongi Rahoui, Lotfi Mraihi e Said Aydi. Il caso nasce da un rapporto della Corte dei conti su presunte infrazioni durante le ultime elezioni. Non è ancora chiaro se i reati contestati siano di naturale penale o si tratti di infrazioni amministrativo-contabili.
L’ufficio del Tribunale ha aggiunto che “non è stato possibile deferire altri al tribunale per ragioni legate ad alcune procedure e per completare alcune indagini”. Un primo commento, intanto, è giunto dal movimento islamico Ennahda. Riad Chaibi, consigliere di Ghannouchi, ha smentito all’agenzia di stampa turca “Anadolu” che Ghannouchi abbia ricevuto una notifica per comparire davanti i giudici. (Nova News)