(Roma, Parigi, 28 dicembre 2021). l leader del movimento sciita libanese Amal, Nabih Berri, ha vietato ai proprio seguaci di rispondere alle dichiarazioni del presidente del Libano Michel Aoun. Lo riferisce l’emittente libanese « Naharnet ». Da quanto emerso, al fine di evitare un aumento delle tensioni, Berri avrebbe invitato i membri di Amal a non rilasciare dichiarazioni in merito al discorso del presidente del Libano e leader del partito cristiano Movimento patriottico libero. « Il discorso di Aoun è stato meno aggressivo rispetto a come era stato presentato », avrebbe spiegato Berri, « non sarebbe conveniente rispondere perché non si è rivolto direttamente a noi (ad Amal ed Hezbollah, fazioni sciite filo-iraniane alleate nello scenario politico libanese) ma piuttosto verso un sistema corrotto ». Il leader di Amal ha poi aggiunto che « è inutile iniziare discussioni sul discorso del presidente. Se dovesse rivolgere delle critiche direttamente a me o ad Amal sarò io stesso a rispondergli », invitando nuovamente i membri del suo partito a non farsi coinvolgere in ulteriori scontri diplomatici. « La decentralizzazione finanziaria e amministrativa di cui parla Aoun non ci infastidisce, anzi, confermo che sarò il primo a partecipare agli incontri politici di cui ha parlato”.
In precedenza, il presidente Michel Aoun ha pronunciato un discorso critico nei confronti del sistema politico e burocratico libanese, definito corrotto, e nei confronti della fazioni sciite del Paese. Tuttavia, durante il discorso – presentato come « esplosivo » dalla stampa – Aoun non ha mai menzionato direttamente Hezbollah o Amal, concentrandosi piuttosto sull’invitare tutti i partiti a partecipare alle riunioni politiche in programma e a riflettere sulla necessità di decentrare il sistema finanziario e amministrativo con lo scopo di fronteggiare la dilagante corruzione e la crisi economica che attanaglia il Paese dei cedri.