Una serie di operazioni congiunte delle forze di sicurezza della Turchia ha portato all’arresto di 16 membri del movimento Hizmet, fondato dal predicatore Fethullah Gulen, principale sospettato per il tentato golpe del luglio 2016. Lo riferisce il quotidiano turco filo-governativo « Daily Sabah ». Da quanto emerso, le operazioni delle forze di sicurezza turche si sono svolte in sei diverse province (comprese Istanbul e Ankara) e hanno portato all’arresto di 16 dei 17 sospettati individuati dalle autorità. Gli arrestati, sono tutti parte dell’esercito turco, alcuni con gradi da ufficiale.
Ankara considera il movimento Hizmet come un’organizzazione terroristica chiamata con l’acronimo Feto (Fethullah Terrorist Organisation). Dopo il tentato colpo di Stato del 2016, la repressione si è fatta più dura, vista la sospetta presenza di simpatizzanti di Fethullah Gulen, predicatore e politologo turco in esilio negli Stati Uniti, tra le fila delle forze armate nazionali. Negli ultimi sette anni, centinaia di scuole fondate e finanziate da Gulen sono state chiuse, mentre le proprietà del religioso e politico turco sono state congelate. Nonostante l’esilio forzato, da quando fu accusato di corruzione e diffamazione nei confronti del presidente Recep Tayyip Erdogan nel 2013, Gulen gode ancora di diversi simpatizzanti in Turchia. (Agenzia Nova)