Libia: il presidente del parlamento si «dimette» per candidarsi alle elezioni presidenziali

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(Roma, 22 settembre 2021). Aguila Saleh ha deciso di autosospendersi per tre mesi in modo da candidarsi alle presidenziali del 24 dicembre
Il presidente della Camera dei rappresentanti di Tobruk (il parlamento libico eletto nel 2014 che si riunisce nell’est del Paese), Aguila Saleh, ha deciso di autosospendersi per tre mesi in modo da candidarsi alle elezioni presidenziali previste il 24 dicembre. Lo ha confermato ad “Agenzia Nova” il parlamentare libico eletto a Sirte, Saleh Fahima.
Vale la pena ricordare che lo scorso 9 settembre, Saleh aveva firmato e consegnato all’inviato speciale delle Nazioni Unite, Jan Kubis, una bozza di legge presidenziale (poi respinta dal Consiglio di Stato di Tripoli, il “Senato” dominato dagli islamisti che difatti l’ha subito respinta) secondo la quale chiunque ambisca a diventare il prossimo presidente della Libia dovrebbe lasciare ogni incarico, sia civile che militare, entro la giornata di domani, 23 settembre. Il documento composto da 26 pagine (tutte firmate solo ed esclusivamente dal presidente Saleh) e 77 articoli pone undici condizioni per candidarsi alla presidenza della Libia: nessuna di questa sembra escludere a priori il generale Khalifa Haftar, l’attuale premier Abdulhamid Dabaiba o perfino Saif al Islam Gheddafi, secondogenito del defunto colonello. Il sistema elettorale scelto è molto semplice: vincerà chi otterrà il 50 per cento + 1 dei voti al primo turno e, in caso contrario, andranno al ballottaggio i due candidati più votati.
Redazione. (Nova News)