Il presidente del Libano, Michel Aoun, ha auspicato una ripresa dei negoziati “indiretti” con Israele riguardo al confine marittimo, sospesi dal maggio 2021. Lo ha affermato il presidente in occasione dell’incontro con la coordinatrice speciale delle Nazioni Unite in Libano, Joanna Wronecka. « Il Libano rispetta tutte le disposizioni della risoluzione 1701 dell’Onu, ma desidera mantenere la propria sovranità sulle sue acque territoriali e sulle risorse naturali », ha affermato Aoun, denunciando l’assegnazione di una gara da parte di Israele per lo sfruttamento di idrocarburi situati nella zona contesa. « Abbiamo espresso la nostra opposizione davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite alla firma da parte di Israele di un contratto con una compagnia statunitense per le esplorazioni offshore, perché questa procedura ostacola il futuro dei negoziati », ha aggiunto Aoun. Questi negoziati richiedono che « tutte le operazioni di perforazione siano congelate nell’area contesa, in attesa di una decisione », ha ribadito. La scorsa settimana Israele ha firmato un contratto con la società statunitense Halliburton per la perforazione di alcuni pozzi situati nella presunta area contesa. Il presidente Aoun ha anche affermato che venerdì parlerà in videoconferenza, davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, non potendo recarsi a New York per l’evento « per seguire da vicino i primi lavori del nuovo governo » di Najib Miqati, formato meno di due settimane fa. (Agenzia Nova)