(Roma, Parigi, 18 settembre 2021). « C’è stata la menzogna, c’è stata la doppiezza, c’è una rottura grave della fiducia ». Lo ha detto in tv il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian a proposito della crisi dei sottomarini con Usa, Australia e Gran Bretagna, innescata dalla decisione di Canberra di non confermare l’acquisto dei sottomarini francesi per scegliere invece quelli nucleari statunitensi, nell’ambito del patto Aukus, un’alleanza in chiave anti-cinese.
« Quando vediamo il presidente degli Stati Uniti insieme al primo ministro australiano annunciare un nuovo accordo con Boris Johnson, la violazione della fiducia è profonda », ha aggiunto il ministro, « in una vera alleanza ci si parla, non ci si nasconde le cose, si rispetta l’altra parte ed è questo il motivi per cui questa è una vera crisi, una crisi grave, della quale la Nato dovrà tenere conto ».
Usa e Australia vengono accusate da Le Drian, senza mezzi termini, di « menzogne e doppiezza ». « È stata un’enorme violazione della fiducia, è stato un oltraggio », ha concluso il capo della diplomazia transalpina.
Quanto alla posizione della Gran Bretagna, nei confronti della quale la Francia non ha deciso il richiamo dell’ambasciatore, Le Drian ha usato parole al vetriolo: « Non c’è bisogno di richiamare il nostro ambasciatore nel Regno Unito. Conosciamo bene l’opportunismo perenne della Gran Bretagna, e in questo caso sono la ruota di scorta ».
Come è apparso evidente dai toni utilizzati venerdì al vertice EuMed dal presidente francese, Emmanuel Macron, e dai suoi omologhi, a partire dal premier spagnolo Pedro Sanchez, il progetto di una difesa europea congiunta sembra aver trovato nella « crisi dei sottomarini » la scintilla per accendersi davvero. È anche a questo che si riferisce Le Drian quando afferma che la Francia « non è sola » in questa crisi che è « tutt’altro che finita ».
Sarà fondamentale l’atteggiamento della Germania, che si è sempre mostrata tiepida di fronte a questa prospettiva, anche perché lo stato non eccellente delle sue forze armate la costringerebbe, in un simile contesto, a svolgere, per una volta, un ruolo di secondo piano rispetto a Francia e Italia.