A Dushanbe, capitale de Tagikistan, si è svolto, venerdì 17 settembre, il vertice della Shangai Cooperation Organization (SCO), guidata da Mosca e Pechino. Al multilaterale hanno preso parte i capi di Stato di Russia, Cina, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, India, Pakistan e Iran. In occasione dell’incontro, l’Iran, che fino a poco prima ricopriva il ruolo di osservatore, è diventato membro permanente dell’Organizzazione attraverso l’adozione di una serie di documenti. L’adesione permanente dell’Iran alla SCO è stata approvata durante il vertice, svoltosi alla presenza del presidente del Paese, Ebrahim Raisi, il quale è giunto in Tagikistan alla guida di una delegazione di alto livello durante la sua priva visita all’estero dal suo insediamento, avvenuto il 19 giugno. Teheran ha ampiamente ringraziato i membri dell’Organizzazione per averlo accolto nell’alleanza politica, economica e di sicurezza dello spazio euroasiatico. Nelle sue osservazioni, Raisi ha affermato che la politica estera del suo Paese si basa sull’”opposizione all’unilateralismo”, e, successivamente, si è detto speranzoso sul fatto che la SCO diventi “una forza trainante del multilateralismo globale”. “Oggi, la pace e la sicurezza sono minacciate dall’egemonia e da sfide come il terrorismo, l’estremismo e il separatismo”, ha affermato Raisi. “Mantenere e rafforzare la pace in tutta l’Asia non è una scelta ma una necessità”, ha concluso il capo di Stato iraniano. (Media)