Il presidente della Tunisia, Kais Saied, ha deciso di prorogare fino a nuovo avviso le misure adottate il 25 luglio scorso, in applicazione dell’articolo 80 della Costituzione, ovvero il congelamento dei lavori dell’Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp, il parlamento monocamerale del Paese nordafricano) e la revoca dell’immunità ai deputati. Lo ha reso noto la presidenza della Repubblica tunisina in una comunicazione ufficiale, spiegando che il capo dello Stato rivolgerà un discorso al popolo tunisino nei prossimi giorni. A un mese esatto dalla sospensione del parlamento, il licenziamento del primo ministro Hichem Mechichi e l’assunzione del potere esecutivo, Saied non ha ancora nominato un nuovo primo ministro, non ha annunciato alcuna misura per porre fine all’emergenza né ha dichiarato le sue intenzioni a lungo termine. Il presidente, da parte sua, ha sempre affermato di aver adottato “misure eccezionali” a luglio in linea con la Costituzione per “rispondere alle aspettative della gente in un contesto di crisi politica, economica e sociale”. Il capo dello Stato tunisino gode dell’appoggio dei militari e di ampie fasce della popolazione, almeno secondo quanto emerge da sondaggi pubblicati nelle ultime settimane. Fonti stampa indicano che la guida del governo potrebbe essere affidata a una figura indipendente con un solido curriculum in campo economico. Mentre la stampa tunisina ipotizza che il governatore della Banca centrale tunisina, Marouane el Abbassi, sarebbe il candidato principale, tra i nomi che circolano per la guida del governo c’è anche l’economista Hakim Ben Hammouda, già ministro delle Finanze dal 2014 al 2015 sotto il governo di Medi Jomaa. Lo scorso 20 agosto, lo stesso Saied aveva detto che la composizione del nuovo governo della Tunisia sarebbe stata resa pubblica “nei prossimi giorni”. (Nova News)