(Roma, 24 agosto 2021). La Turchia congela la missione “per procura” a Kabul. Le milizie siriane alleate di Ankara avrebbero dovuto contribuire a garantire la sicurezza dell’aeroporto. La vittoria schiacciante dei talebani, però, rimette tutto in gioco
La Turchia congela la sua missione “per procura” a Kabul. Lo rivelano fonti internazionali, sottolineando che lo stop è stato obbligato dalla vittoria schiacciante e inaspettata dei talebani in tutto l’Afghanistan. Ankara, infatti, non si aspettava che arrivasse così e con questi tempi. Di conseguenza, aveva pianificato di inviare membri delle milizie siriane alleate a proteggere lo scalo finché la situazione non si fosse chiarita. In questo modo, il presidente Erdogan avrebbe messo innanzitutto un piede nella nazione asiatica, fondamentale per le sue mire espansionistiche verso Est. Inoltre, avrebbe vantato da subito crediti per aver contribuito a evitare che l’Emirato Islamico si impadronisse dell’infrastruttura. La situazione, però, è precipitata all’improvviso e alcuni gruppi del Syrian National Army, l’entità mista che avrebbe dovuto essere impiegata, si sono rifiutati di partire in quanto la missione era troppo rischiosa. Ora, Erdogan deve ricominciare da capo, cercando sponde con i nuovi “interlocutori”.
Francesco Bussoletti. (Difesa & Sicurezza)