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Afghanistan: tre morti a Jalalabad. Distrutta la statua del leader anti-talebano

(Roma, 18 agosto 2021). I talebani hanno distrutto questa notte una statua di Abdul Ali Mazari, leader del gruppo etnico degli Hazara ucciso dagli insorti islamici nel 1995, a Bamiyan, nel centro dell’Afghanistan. Lo riferisce l’agenzia di stampa afgana “Pajhwok”, che pubblica un’immagine del monumento vandalizzato, citata dall’agenzia « Nova News« . Proprio a Bamiyan, nel marzo 2001, i talebani fecero saltare in aria e distrussero due colossali statue del Buddha scolpite nella roccia, denunciandole come “idoli”.

Gli Hazara sono un gruppo etnico concentrato perlopiù nella regione montuosa centrale dell’Afghanistan nota come Hazarajat. Secondo fonti Hazara citate dai media locali, i talebani avrebbero inoltre messo “sotto custodia” Salima Mazari, una delle poche donne a ricoprire l’incarico di governatore distrettuale nel Paese.

Centinaia di persone hanno manifestato a Jalalabad, quinta città dell’Afghanistan, situata a circa 150 chilometri a est di Kabul vicino al confine con il Pakistan. Secondo testimoni oculari, un gruppo di giovani ha issato la bandiera afgana su uno degli edifici di via Pashtunistan, nel centro cittadino. Per bloccare la manifestazione, i talebani avrebbero sparato dei colpi di arma da fuoco in aria e picchiato diversi giornalisti che erano giunti sul posto. Almeno tre persone sono morte e oltre dieci sono rimaste ferite dopo che i talebani hanno aperto il fuoco. In base a quanto emerge da diversi video diffusi sulla rete dagli stessi manifestanti e dai giornalisti, i talebani hanno sparato contro la folla per disperderla. Da questa mattina prima centinaia e in seguito migliaia di persone hanno manifestato nelle principali vie della città di Jalalabad sventolando la bandiera dell’Afghanistan, e che è stata anche issata su alcuni edifici.

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