(Roma, 12 agosto 2021). Circa 2.500 truppe russe, tagiche e uzbeche con oltre 500 veicoli militari hanno concluso martedì le loro esercitazioni destinate a simulare una risposta comune a potenziali minacce alla sicurezza provenienti dall’Afghanistan. Per i tre Paesi si è trattato di un passaggio molto delicato, un banco di prova per testare la tenuta dell’Asia centrale, il cortile di casa di Mosca. Dietro alle operazioni i timori che il caos afghano possa in qualche modo tracimare oltre confine. Le preoccupazioni derivano soprattutto dal rischio di una nuova guerra civile nel Paese dopo il frettoloso ritiro dell’esercito americano. I timori sono legati soprattutto a un possibile collasso del governo di Kabul per opera dei Talebani che nelle ultime settimane hanno conquistato diversi centri nevralgici in tutto il Paese.
Redazione. (Il Giornale/Inside Over)
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