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Libano-Israele: nuovo lancio di razzi dal sud del Paese dei cedri

Dal Libano meridionale sono stati lanciati almeno dieci razzi caduti in aree non abitate nel nord di Israele, facendo attivare il sistema di difesa israeliano Iron Dome. Lo riferisce il quotidiano israeliano “The Times of Israel”, precisando che le sirene di allarme si sono attivate nelle Alture del Golan e in Galilea. Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno risposto con l’artiglieria nell’area del monte Dov. Finora non sono state segnalate vittime. Si tratta del terzo episodio di questo tipo nell’ultima settimana. Ieri, 5 agosto, le Idf hanno lanciato un raid aereo contro obiettivi militari in Libano a seguito del lancio di almeno tre razzi che ha provocato incendi sulle colline boscose nel nord di Israele. I caccia israeliani hanno preso di mira le aree di confine libanesi da cui è partito il lancio di razzi, oltre ad altre infrastrutture, hanno riferito le Idf in una nota. L’aviazione avrebbe anche colpito un sito utilizzato in passato per lanciare razzi contro Israele. Gli attacchi aerei sono stati i primi apertamente riconosciuti dai militari nel Libano meridionale dal 2014. Le precedenti risposte si limitavano a bombardamenti di artiglieria. L’emittente televisiva “Al-Manar”, legata al movimento sciita Hezbollah, ha riferito che i jet israeliani hanno colpito un’area alla periferia della città di Aishiya, nel sud del Libano. Le Idf hanno affermato di ritenere “il paese del Libano” responsabile di attacchi provenienti dal suo territorio sovrano, avvenuti mentre il governo di Beirut attraversa la peggiore crisi economica degli ultimi decenni, con il Paese sull’orlo del collasso. (Nova News)

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