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Iraq: lo Stato islamico rivendica l’esplosione a Sadr City, salgono a 35 le vittime

Lo Stato islamico (Is) ha rivendicato l’esplosione avvenuta ieri pomeriggio in un mercato nel quartiere di Sadr City, a est di Baghdad, capitale dell’Iraq. Lo ha reso l’organizzazione jihadista tramite i social network, affermando che un terrorista noto come Abu Hamza al Intihari si sarebbe fatto esplodere nel mercato. Secondo fonti della sicurezza, citate dal sito web d’informazione “Shafaq news”, il bilancio delle vittime dell’attentato è salito a 35 con almeno 57 feriti. Il primo ministro di Baghdad, Mustafa al Kadhimi, ha dato ordine al comando delle operazioni di Baghdad di aprire immediatamente un’inchiesta per accertare le circostanze dell’esplosione. Nel 2014, l’Iraq è stato travolto dall’ascesa dell’Is, che per tre anni ha occupato vaste porzioni di territorio. Da allora, l’esercito iracheno ha combattuto contro lo Stato islamico, con l’aiuto della Coalizione internazionale guidata dagli Usa. Nel 2017 è stata conquistata Mosul, principale roccaforte dello Stato islamico in Iraq. Dopo la sconfitta militare dell’autoproclamato califfato, annunciata ufficialmente il 9 dicembre 2017 dal governo di Baghdad, permangono, tuttavia, alcune cellule dell’organizzazione terroristica in diverse zone dell’Iraq, prevalentemente nelle regioni a forte incidenza sunnita. Il presidente dell’Iraq, Barham Salih, ha sottolineato la necessità di sradicare “l’odioso e codardo” terrorismo dal Paese, affermando che l’attacco avvenuto nel quartiere di Sadr City a Baghdad è un “crimine e una crudeltà” nei confronti del popolo iracheno alla vigilia della festa dell’Eid al Adha. Lo ha dichiarato Salih, aggiungendo che non smetterà di lottare, insieme al popolo iracheno, affinché il terrorismo sia eliminato dal Paese. (Nova News)

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