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Afghanistan: rapita e torturata la figlia dell’ambasciatore in Pakistan

La figlia dell’ambasciatore dell’Afghanistan in Pakistan Najibullah Alikhil, Silsila Alikhil, è stata “rapita per diverse ore e gravemente torturata da sconosciuti mentre tornava a casa” a Islamabad. Lo ha detto il ministero degli Esteri afgano, che ha condannato l’atto. Dopo essere stata rilasciata, la donna sta ricevendo cure mediche in un ospedale a Islamabad. Il ministero ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei diplomatici, delle loro famiglie e dei membri del personale delle missioni politiche e consolari afgane in Pakistan. Il ministero degli Esteri chiede al governo del Pakistan di intraprendere le azioni immediate necessarie per garantire la piena sicurezza dell’ambasciata e dei consolati afgani, nonché l’immunità dei diplomatici del Paese e delle loro famiglie, in conformità con i trattati e le convenzioni internazionali, afferma la nota. “Mentre il ministero degli Affari Esteri afghano sta seguendo la questione con il ministero degli Affari esteri del Pakistan, esortiamo il governo pakistano a identificare e perseguire i colpevoli il prima possibile”, conclude la dichiarazione. L’episodio giunge in un momento di tensione tra Kabul e Islamabad. La diplomazia di Islamabad ha negato le accuse mosse dal vicepresidente afgano, Amrullah Saleh, secondo cui l’aviazione pachistana avrebbe fornito nei giorni scorsi sostegno aereo ai insorti talebani che avevano occupato il valico di frontiera di Spin Boldak. (Nova News)

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