Le importazioni in Libano di medicinali dall’estero si sono quasi fermate nell’ultimo mese. Lo ha reso noto l’associazione degli importatori di prodotti farmaceutici, affermando che la Banca centrale libanese non ha concesso i fondi per pagare i fornitori stranieri, con i quali il Paese ha un debito di oltre 600 milioni di dollari. Il capo del sindacato, Karim Gebara, ha dichiarato che alcuni farmaci per curare malattie cardiache, ipertensione, diabete, cancro e sclerosi multipla sono già esauriti e ha avvertito che “la situazione sarà catastrofica entro la fine del mese”.
Le autorità libanesi hanno cominciato a intaccare le riserve obbligatorie di valuta estera della Banca centrale del Libano. Lo ha scritto il leader cristiano maronita del partito delle Forze libanesi, Samir Geagea, sul suo profilo Twitter, segnalato dall’agenzia italiana « Nova ». “Il presidente (della Repubblica), il primo ministro uscente, il ministro delle Finanze e il governatore della Banca centrale avranno la responsabilità di aver sradicato quel che resta del denaro dei risparmiatori”, ha scritto Geagea. “Faremo l’impossibile per cercare di scoraggiarli”, ha concluso.