I ribelli Huthi, che combattono una coalizione lealista a guida saudita in Yemen, hanno annunciato « attacchi inattesi in alcuni Paesi aggressori » in seguito alle sanzioni annunciate dagli Stati Uniti contro due capi delle milizie filoiraniane. « Le sanzioni non spaventano i mujaheddin », ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Rivoluzionario Supremo dei ribelli, Mohammed Ali al-Houthi, « se il blocco e l’aggressione continueranno, forse ci saranno attacchi su siti inattesi in alcuni Paesi aggressori ». Dopo che Washington aveva rimosso gli Huthi dalla lista delle organizzazioni terroriste e revocato il sostegno alle operazioni militari della coalizione lealista, i ribelli hanno moltiplicato gli attacchi con missili e droni a obiettivi sul territorio saudita, in particolare contro aeroporti e infrastrutture petrolifere. L’inviato speciale degli Usa per lo Yemen, Martin Griffiths, ha chiesto agli Huthi di fermare la loro offensiva contro Marib, ultima roccaforte lealista nel Nord Ovest del Paese, e ha dichiarato che un accordo per il cessate il fuoco « è ancora decisamente possibile ». (AGI)